Anche gli adolescenti perdono i capelli - Studentville

Anche gli adolescenti perdono i capelli

Secondo una ricerca che l’Ihrf, fondazione internazionale per la ricerca sui capelli, ha condotto insieme a cento dermatologi sparsi lungo tutto il Bel Paese, un adolescente su cinque vede cadere i propri capelli.
Anche gli adolescenti perdono i capelli

La calvizie? Non è più roba da grandi –  Purtroppo. Secondo una ricerca che l’Ihrf, fondazione internazionale per la ricerca sui capelli, ha condotto insieme a cento dermatologi sparsi lungo tutto il Bel Paese, un adolescente su cinque vede cadere i propri capelli. Sono state analizzate le chiome di ben diecimila ragazzi, e il risultato – poco confortante – è stato proprio questo. In pratica, il 28 per cento di chi ha fra i 12 e i 20 anni soffre del problema: nella maggior parte dei casi si tratta di alopecia androgenetica, cioè della più comune e diffusa forma di calvizie.

State pensando che a perdere i capelli sono solo i maschietti? – E invece no. Il triste evento colpisce anche le ragazze. La produzione del sebo arriva a livelli esagerati, i capelli si assottigliano sempre di più e l’inevitabile caduta porta a un progressivo diradamento. Certo, il fenomeno è prevalentemente maschile: nel 60 per cento dei casi, l'adolescente che perde i capelli è un maschio. Ma perché questa differenza? Perché la calvizie è genetica e il gene che la determina è posizionato sul cromosoma X, legato appunto al sesso.

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Le cause? Ma vediamo un altro dato importante: i fattori scatenanti della calvizie possono essere legati ai disturbi alimentari, al fumo e alle poche ore di sonno. Da sfatare il mito secondo cui l’eccessivo uso di gel è deleterio: il suo ruolo risulta molto più ridotto. Naturalmente, la perdita dei capelli provoca grandi problemi psicologici, e basti pensare che il 90 per cento dei giovani la vive come una problematica prioritaria e condizionante, addirittura una specie di menomazione. Nel 60 per cento di casi si prova un’insopportabile vergogna. Il 35 per cento degli adolescenti che ne soffre arriva ad isolarsi, ad evitare di uscire di casa e persino a non voler andare più a scuola. Però le soluzioni non mancano. Prima di tutto, bisogna mangiare bene e non eccedere con le sigarette. Secondo, occorre dormire per il giusto tempo. E poi “al giorno d’oggi – spiega il presidente dell’Ihrf Fabio Rinaldi – ci sono molti rimedi terapeutici utili, come per esempio i fattori di crescita naturali o di biotecnologia, che possono portare a una soluzione del problema nel 90% di questi ragazzi”.

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