Quando vacanza significa amore... - Studentville

Quando vacanza significa amore...

Incontri fugaci, baci furtivi, abbracci sotto le stelle e coccole davanti ai falò. Gli amori estivi sono intensi, spesso di breve durata, ma qualcosa lasciano: un nome, un numero di telefono e nei peggiori casi...qualche cervo!

AMORI ESTIVI: COME GESTIRLI. Le scuole chiudono, gli esami finiscono e le spiagge si riempiono.

L’estate è ormai arrivata per tutti, grandi e piccini, maturandi ed universitari, insegnanti e studenti. Voglia di mare, voglia di lunghe serate in spiaggia, voglia di pazzi bagni a mezzanotte, voglia di divertirsi e non pensare a nulla. Voglia di emozioni nuove, di baci furtivi, di abbracci sotto le stelle e coccole davanti ai falò. Perché è inutile nasconderlo, ma l’estate è sopratutto questo.
Gli amori estivi sono sempre i più dolci, i più passionali, i più trasgressivi…..i più brevi. Già, perché salvo rare eccezioni, essi non durano più di una o due settimane (volendo proprio esagerare). Talvolta anche pochi giorni, una sera o qualche ora. Un’incontro/scontro in discoteca, due sguardi ammiccanti, un cocktail complice e poi tutto va da sé. E spesso al mattino l’unica cosa che rimane è solo un gran mal di testa. Neanche un nome o un numero di telefono. Forse una piccola minuscola delusione, quella si.
AMORI ESTIVI: COME FARE. Così, quasi a volersi giustificare più con se stessi che con gli altri, si inizia a ripetere continuamente “Carpe diem! Ogni lasciata è persa!”, fino a convincersene del tutto. E quando poi si racconta l’avvenimento ad un’amica, che sembra ascoltare allibita un racconto che per lei è inaccettabile (quasi tutti abbiamo un’amica tendenzialmente moralista), lo si racconta con un sorriso che sembra dire “Ho fatto la cosa giusta!E’ evidente, perché non lo capisci?”
Ambiti e famigerati amori estivi! Spesso capita di conoscere in spiaggia l’anima gemella, quel tipo che non ti saresti mai aspettato esistesse su questa terra, ma che improvvisamente è lì. Si profila davanti ai tuoi occhi e tu ne rimani come stregata. Peccato che, quasi sempre, lui vive a migliaia di km di distanza, è fidanzato da almeno 2 anni e si trova in quel luogo solo per pochi giorni. E, quasi sempre (aggiungo “quasi” per poter lasciare il beneficio del dubbio) conclude la discussione così: “Però la mia ragazza non c’è, sono solo qui”. E quindi? Cosa avrà mai voluto dire? La risposta è talmente evidente, che mi sembra superfluo scriverla.
Solitamente da questo tipo di incontri però qualcosa rimane. Un nome, un numero di telefono e, nei casi peggiori, una ragazza-simbolo dell’animale estivo per eccellenza. Quale? Ovviamente il cervo! Ma non disperate. Esistono infatti i casi speciali, ovvero quei soggetti che, seppur consapevoli del fatto che uno vive a Milano e l’altro a Messina, decidono di continuare la loro storia anche dopo la scadenza estiva. Storie a distanza, le chiamano. Belle e romantiche.  Ma esistono nella realtà? Certo, perché non dovrebbero esistere.  Dopotutto da che mondo è mondo vale il proverbio “occhio non vede, cuore non duole”.
Veronica Crocitti

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