Transformers, dal cinema alla console - Studentville

Transformers, dal cinema alla console

Uscira in concomitanza con la terza pellicola della saga ma non seguirà lo stesso script: Transformers:Dark of the Moon regala più robots, più azione, più spettacolo...
Dal cinema al videogioco..ma con stile e novità
Anche i muri sanno bene che, dopo l’annuncio di un blockbuster hollywoodiano basato sui super eroi, salta sempre fuori puntualmente la sua corrispettiva trasposizione videoluidca. La saga di Transformers ha però mostrato diverse frecce al proprio arco da non sottovalutare. Tra tie-in che non fanno certo gridare al miracolo, non possiamo non citare però La Battaglia per Cybertron, capitolo distaccato dai plot cinematografici, che si è rilevato un action non solo fedele alle vicende che accompagnano i nostri amici “robottoni”, ma anche un titolo divertente e decisamente solido sotto tutti gli aspetti. Il successo di questo episodio ha convinto Activision ad affidare ancora una volta ai ragazzi di High Moon Studios lo sviluppo di Transformers: Dark of the Moon, che uscirà in concomitanza con l’arrivo in estate della terza pellicola cinematografica in tutte le sale del mondo. Niente paura: nonostante il titolo, gli sviluppatori hanno confermato che non seguiranno la strada della sceneggiatura originale del film, ed esattamente come per il capitolo precedente, costruiranno le basi per creare un gioco all’altezza delle aspettative, soprattutto dopo aver reso il richiamo dei robots molto più allettante su console che al cinema.
 
 
Buoni e cattivi
Dimenticate per un attimo la trama della pellicola in dirittura d’arrivo, perché Dark of the Moon fungerà da prequel e perciò a cavallo tra la fine del secondo e l’inizio del terzo lungometraggio. Vediamo dunque dove eravamo rimasti: dopo l’ultima sconfitta, i Decepticon furono costretti a scappare a gambe levate per evitare distruzione certa. Sarà compito degli Autobot naturalmente dare loro la caccia prima di un nuovo violento attacco alla Terra. Fin qui nulla di esaltante, se non fosse che la trovata di questo nuovo capitolo consiste nel far vivere l’esperienza ai giocatori anche sotto il punto di vista dei cattivi. Le vicende vedranno protagonisti sia gli Autobot che i Decepticon, impegnati a darsi battaglia ed avere la meglio sia per la propria sopravvivenza che per la difesa (o conquista del pianeta). Questi sono i presupposti per l’ennesima lotta tecnologica tra macchine invincibili. Confidiamo in tocchi di classe originali e colpi di scena assicurati per tutti coloro che venerano il marchio Hasbro, desiderosi di una storia intrigante e avvincente e non di una scusa per approfittare dell’uscita del terzo filma firmato da Michael Bay. High Moon non ci deludere.
 
 
Cyber cartoline
Tecnicamente il titolo soffre di alti e bassi: da un lato abbiamo il design e i modelli poligonali dei robots assolutamente eccellenti. Ogni protagonista è ricco di dettagli che hanno davvero poco da invidiare alle loro controparti cinematografiche. Buone anche le animazioni, soprattutto durante le trasformazioni, molto realistiche e fluide anche nelle fasi più concitate visualizzate su schermo. Nonostante la buona solidità del motore grafico, abbiamo però notato qualche incertezza ma potrebbe trattarsi di piccole pecche risolvibili prima dell’uscita del gioco. Interessanti gli scenari, decisamente più vari rispetto a quelli di War of Cybertron.
Ci auguriamo ancora una volta un ottimo doppiaggio in italiano e una colonna sonora degna dei tre film e che vanti pezzi di sicuro impatto per ogni singola e spettacolare battaglia.
 
 
Guerra tecnologica
Chi ha giocato La Guerra per Cybertron troverà decisamente familiare l’impatto con il gameplay di Dark of the Moon. La visuale del gioco è rigorosamente in terza persona, con la possibilità di ruotare la telecamera a 360 gradi, di saltare e di compiere strafe laterali con agilità e immediatezza. I vari livelli fungeranno praticamente da dungeons pieni zeppi di nemici di ogni sorta: macchine armate fino ai denti, alcune in grado di volare e di attaccare dall’alto a lunga distanza. Per nostra fortuna, la potenza è una qualità che fa parte del nostro “cyber DNA”: oltre alla possibilità di poter trivellare i nemici con i proiettili delle nostre armi, potremo darci alle scazzottate a “mani” nude con diversi attacchi. Dalla forma robotica possiamo passare in qualsiasi momento a quella veicolare, ma in questo capitolo fa in suo ingresso per la prima volta la modalità stealth force che ci trasforma letteralmente in mezzi di trasporto agili, veloci ma allo stesso tempo distruttivi. In definitiva una via di mezzo tra le due note trasformazioni. Il passare dall’una all’altra forma al momento giusto sarà fondamentale per avere la meglio negli scontri. Ogni robot vanta abilità diverse, rendendo l’esperienza di gioco variegata e ricca di sorprese a seconda del protagonista che si controlla. Per fare qualche esempio, quando controllerete Mirage, avendo di conseguenza la possibilità di essere invisibili, l’azione si baserà più sulle fasi stealth che sulle classiche regole degli sparatutto in terza persona. Laserbick ha le fattezze di un uccello rapace e vanta un’agilità unica. La scelta di creare livelli specifici per sfoderare le capacità di ogni singolo robot permetterà al giocare di vivere un’esperienza sempre diversa a seconda del protagonista che dovrà impersonare. La prova con mano si è dimostrata parecchio divertente, anche se abbiamo notato falle nell’intelligenza artificiale dei nemici, non proprio svegli. Le notizie in nostro possesso si fermano qui: ancora oscure le novità sulla modalità multigiocatore, che dovrebbe offrire ore di gioco elettrizzanti in compagnia degli amici e allargare la curva della longevità generale. Vi terremo aggiornati come al solito su ulteriori sviluppi prima dell’uscita del prodotto, fissata per il non troppo lontano 24 giugno 2011.
 
 
Conclusioni
Transformers: Dark of the Moon eredita molte delle ottime qualità di War of Cybertron e la firma di High Moon Studios si vede eccome: la scelta di seguire una trama inedita anziché il plot cinematografico, robots ancora più agguerriti e corazzati, una nuova trasformazione e la possibilità di vivere esperienze diverse a seconda del protagonista che dovremo impersonare sono tutte qualità ghiotte che fanno ben sperare per questa produzione. Rimane qualche incertezza sul comparto tecnico e sulla I.A. dei nemici e non abbiamo avuto modo di testare le modalità multigiocatore,  ma ci auguriamo che il team riesca a confezionare in tempo un seguito degno delle avventure dei Transformers, che tutti gli appassionati attendono con ansia al cinema quanto su console.

Marco Delle Fave

In collaborazione con Cyberludus.com

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