Stipendio Di Maio: quanto guadagna il Ministro degli Esteri - StudentVille
Luigi Di Maio: quanto guadagna il Ministro del Lavoro?

Luigi Di Maio: quanto guadagna il Ministro del Lavoro?

Luigi Di Maio: biografia del Ministro del Lavoro

Luigi Di Maio è uno dei più giovani politici eletti nelle scorse elezioni come rappresentante del nostro Paese. Nato ad Avellino il 6 luglio del 1986, si iscrive dapprima alla facoltà di Ingegneria all’Università “Federico II” di Napoli per poi cambiare strada e laurearsi in Giurisprudenza. La sua vera passione, però, è sempre stata la politica ed infatti entra a far parte di movimenti socialmente attivi, come il Movimento Cinque Stelle. Precisamente nel 2007 Beppe Grillo lo convince ad entrare nella sua squadra di cui successivamente diventerà uno dei maggiori esponenti insieme ad Alessandro Di Battista. Il 21 Marzo del 2013, a soli 26 anni, Di Maio viene nominato come più giovane vicepresidente della Camera conquistando la carica grazie a 173 voti. Nelle ultime elezioni politiche ottiene ben 95.219 voti (63,41%) al collegio uninominale di Acerra, venendo così eletto per la seconda volta alla Camera. Attualmente è Vicepresidente del Consiglio dei ministri e Ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro nel Governo Conte.

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Luigi Di Maio: lo stipendio del Ministro del Lavoro

Ad oggi Luigi Di Maio guadagna 2.500 euro al mese come Vicepresidente della Camera dei Deputati e Ministro del Lavoro. Stando ai fatti un Vicepresidente della Consiglio dovrebbe guadagnare molto di più in quanto nello stipendio sono comprese di norma diverse cifre:

  • 13 mila euro al mese netti di stipendio;
  • 4 mila euro al mese netti per l’indennità;
  • Appartamento gratuito dove alloggiare (costo di 120 mila euro l’anno a carico dei cittadini italiani)
  • Auto blu per i diversi spostamenti sul territorio;
  • Scorta personale;
  • Voli di Stato.

Lo stipendio Di Maio è invece nettamente inferiore, anche se alla cifra di 2.500  euro mensili vengono sommate le spese legate al trasporto, al vitto e all’alloggio nella capitale. Le eccedenze del suo compenso vengono, invece, inviate in un fondo a sostegno delle piccole e medie imprese in difficoltà. Questo fondo non è gestito dal Movimento 5 Stelle e le aziende hanno la possibilità di sfruttarlo sulla base di determinati requisiti ottenendo prestiti a tasso zero.

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