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I film che hanno raccontato la scuola italiana

Sul Corriere della Sera, Paolo Mereghetti ha voluto presentare il libro di Davide Boero, dal titolo "Storia cinematografica della scuola italiana".
I film che hanno raccontato la scuola italiana

Che la scuola sia lo specchio privilegiato di ogni società il cinema lo sa molto bene e ha saputo rappresentarlo spesso con risultati eccelsi. A proposito, sul Corriere della Sera, il critico cinematografico Paolo Mereghetti ha voluto presentare un percorso dedicato al tema, raccontato nel libro di Davide Boero, edito da Lindau, dal titolo “Storia cinematografica della scuola italiana”.

Dal muto a oggi, come il cinema ha raccontato la scuola italiana

Il periodo del muto

Nella fase del cinema muto, la professione del maestro è caratterizzata da profonde difficoltà professionali e sociali e proprio su queste insistono i film per conquistare il pubblico. La tendenza è chiara già dai titoli, come “Il calvario di un maestro” del 1908.

Il ventennio fascista

Durante gli anni della dittatura fascista, nel racconto cinematografico della scuola non c’è più spazio per alcuna forma di critica sociale e l’istituzione scolastica è ridotta a mero soggetto di propaganda. Film come “Seconda B” di Goffredo Alessandrini (1934), “Maddalena … zero in condotta” di Vittorio de Sica (1940) e “Ore 9: lezione di chimica” di Mario Mattoli (1941) non sono nulla più che variazioni scolastiche del filone frivolo dei telefoni bianchi.

Dopoguerra

Dopo la fine della guerra, le cose cambiano per il Paese e finalmente fiorisce una nuova ispirazione anche per le storie ambientate a scuola. “Mio figlio professore” di Renato Castellani fa emergere l’importanza della funzione pedagogica in termini anche di riconoscimento sociale. “Terza liceo”, film del 1954 di Luciano Emmer, affianca alla tematica sentimentale dei ragazzi anche il tema dello scontro generazionale tra studenti e professori e preside.
Cinema Scuola Il maestro di Vigevano
“Il maestro di Vigevano” (1963) di Elio Petri, con Alberto Sordi, riesce invece a mostrare la disillusione di un professore, il quale non riesce a godere delle gioie del boom economico e affronta il senso di perdita della propria dignità professionale.

I film italiani ambientati nelle scuole: specchio dell’evoluzione della società

La rivoluzione del Sessantotto

Gli anni della contestazione non trovano una massiccia rappresentazione al cinema, nonostante la presenza in Italia di sperimentazioni di pedagogia alternativa come quelle di Don Milani e Mario Lodi. Ciò nonostante, dall’esperienza del maestro Albino Bernardini viene tratto il miglior film sulla scuola del cinema italiano: Diario di un maestro” di Vittorio De Seta del 1973.

Anni 70 e 80

Dopo gli anni dell’impegno politico, inizia l’era del disimpegno, dove la scuola diviene quasi solo uno sfondo per il filone delle commedie scollacciate. Nel 1978, però, con “Ecce Bombo” di Nanni Moretti viene proposta una satira ironica e pungente che mette alla berlina le inadeguatezze delle riforme scolastiche.

Dagli anni 90 a oggi

Grazie a una nuova attenzione degli scrittori sul tema, la macchina da presa torna a essere puntata sul sistema scolastico. In questi anni escono film come “Io speriamo che me la cavo” (1992, Lina Wertmüller), “La scuola” (1995, Daniele Luchetti), “Ovosodo” (1997, Paolo Virzì), fino a “Notte prima degli esami” (2006) e “Scialla! (stai sereno)” (2011).

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