Obbligo scuola da 3 a 18 anni: scontro tra partiti - Studentville

Obbligo scolastico dai 3 ai 18 anni: è scontro tra i partiti

Uno dei punti salienti del programma elettorale del PD è l'obbligo scolastico da 3 a 18 anni: ma non tutti i partiti sono d'accordo.
Obbligo scolastico dai 3 ai 18 anni: è scontro tra i partiti

Mentre siamo in piena campagna elettorale con le elezioni in programma tra poco meno di un mese, i politici italiani avanzano proposte e programmi elettorali. Uno dei punti salienti di quello del partito democratico è la scuola. In particolare, l’obbligo scolastico dai 3 ai 18 anni. Tema avanzato dal segretario del Pd Enrico Letta, che durante un incontro a Rimini ha proposto, tale ipotesi. Questa, tuttavia, non ha ricevuto molti consensi, suscitando reazioni contrarie in molti suoi colleghi.

A dare man forte al segretario del Pd è stata l’ex ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli, che ha dichiarato:

“Non basta una scuola aperta, va introdotto nella Costituzione il diritto individuale universale all’istruzione e all’apprendimento. Il futuro del Paese e la tenuta della democrazia poggiano sulla conoscenza e la formazione permanente. In questo modo, infatti, si costruisce una società più giusta, che veda la piena attuazione dell’articolo 3 della Costituzione”.

Obbligo scuola da 3 a 18 anni: scontro tra partiti

Obbligo scuola da 3 a 18 anni

Non la pensano allo stesso modo, come dicevamo, gli altri politici. Contrari, oltre Salvini e Carfagna, è anche Carlo Calenda, che in sede di intervista, a riguardo ha dichiarato:

“Letta ha detto una cosa che non si può sentire. L’obbligo fino ai 18 anni sta nel nostro programma, ma essere costretti a mandare i nostri figli a scuola dalla materna non si può sentire”.

Secondo Mara Carfagna, le motivazioni per le quali tale proposta non è valida, starebbero innanzitutto nello stile sovietico al quale si ispirano. Ma anche nella difficile attuazione di tale piano: “l’offerta di nidi e asili in molti comuni del Sud non arriva al 15 per cento dei bambini residenti”, ha aggiunto la Carfagna. Per la ministra una buona soluzione potrebbe essere invece quella di usufruire delle risorse per portare l’”offerta di nidi in ogni singolo comune italiano a 33 posti ogni 100 bambini entro il 2027″.

Letta stupito dalle reazioni alla sua proposta

A favore dell’obbligo scolastico fino a 18 anni si è detto Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi. Nel frattempo, appurata la contrarietà della platea alla sua proposta, Letta si è detto sorpreso di come non abbia trovato consensi. “Dobbiamo avere un obbligo scolastico che dia più copertura, come capita in tutti gli altri Paesi Europei“, ha detto a riguardo. Ed in effetti, tale prassi è comune a molti paesi dell’Unione Europea. L’obbligo scolastico a 3 anni è già in vigore sia in Ungheria che in Francia. Mentre nell’Irlanda del Nord, in Lussemburgo e in Grecia, i bambini iniziano la scuola a 4.

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