Si respira aria di futuro questa mattina all’Università La Sapienza dove si sono riuniti migliaia di future matricole per affrontare il Test di Professioni Sanitarie. La prova di ingresso è obbligatoria per tutti quelli che vogliono iscriversi a uno delle facoltà di Professioni Sanitarie:
- Infermieristica
- Ostetricia
- Infermieristica pediatrica
- Podologia
- Fisioterapia
- Logopedia
- Ortottica e assistenza oftalmologica
- Terapia della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva
- Tecnica della riabilitazione psichiatrica
- Terapia occupazionale
- Educazione professionale
- Tecniche audiometriche
- Tecniche di laboratorio biomedico
- Tecnica di radiologia per immagini e radioterapia
- Tecniche di neurofisiopatologia
- Tecniche ortopediche
- Tecniche audioprotesiche
- Tecniche di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare
- Igiene dentale
- Dietistica
- Tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro
- Assistenza sanitaria
Angelica sogna di diventare una logopedista: “Da piccola ho sempre avuto problemi e ora sogno di aiutare altri bambini come me”, “Il test non mi spaventa ho studiato tutta l’estate”. Alle 11 poi, penna fornita dall’ateneo alla mano, si è seduta a rispondere alle 60 domande del test nella speranza di guadagnarsi un posto in graduatoria. Insieme a lei, poco distante abbiamo incontrato Luca: “Spero di entrare ad infermieristica. A casa mia sono tutti medici ma io voglio diventare un infermiere”, “Ho un po’ paura delle domande di Chimica, ma per il resto potrei cavarmela”.
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20 sono i punti necessari per entrare in graduatoria, ma è bene che tutti sappiano che questo valore non è generalmente sufficiente ad accaparrarsi un posto. Il punteggio minimo dipende dai risultati ottenuti da tutti gli studenti. Il 17 settembre, quando verrà pubblicata la prima graduatoria anonima, scopriremo a quanto equivale quest’anno il punteggio minimo. Il test Professioni Sanitarie 2019 è composto da 60 domande, le cui risposte saranno così valutate:
- 1,5 punti per ogni risposta esatta;
- meno 0,4 (- 0,4) punti per ogni risposta errata;
- 0 punti per ogni risposta omessa.
Fra le domande che spaventano di più ci sono quelle di cultura generale perché “Sono un terno al lotto” sostiene Gloria. “Ogni anno mettono cose sempre più assurde”.
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Le soluzioni del test non dipendono dal Miur perché la prova è locale. Sarà compito dell’ateneo pubblicare le soluzioni. Generalmente le risposte corrette saranno pubblicate sul sito dell’ateneo nel pomeriggio stesso della prova o nei giorni immediatamente successivi. “Io non le voglio sapere le risposte…vado diretto alla graduatoria, è meglio così. Non voglio sapere su cosa mi sono giocato il futuro” Giuseppe è sicuro. Tutti sono sicuri, spaventati ma determinati, tutti questi sono i ragazzi di professioni sanitarie: gli studenti che vanno incontro al loro futuro!
