Chi ha inventato l'esame di Maturità? La storia - Studentville

Chi ha inventato l'esame di Maturità? La storia

Maturità: chi ha inventato l?Esame di Stato, cosa sapere sulle origini degli scritti e dell?orale e come sono cambiate le prove.
Chi ha inventato l'esame di Maturità? La storia

STORIA DELLA MATURITÀ: CHI HA INVENTATO L’ESAME? Dite la verità: quante volte vi è capitato di pensare chi fosse quel pazzo che ha inventato la Maturità o cosa gli fosse capitato di tanto terribile per decidere di vendicarsi con tutti gli studenti di allora e delle generazioni successive? Se volete davvero conoscere la risposta a questa domanda, continuate a leggere quest’articolo: oggi infatti parliamo della storia dell’Esame di Stato, che, con la Maturità 2017 compirà ben 94 anni. Tuttavia, dalla sua entrata in vigore a oggi, l’esame è cambiato grazie alle numerose riforme volte a modificare il sistema scolastico, adattandosi anche ai tempi nuovi e alle esigenze diverse della società.

Quando si terrà invece la Maturità di quest’anno? Ecco le Date Maturità 2017

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ORIGINI DELLA MATURITÀ: LA RIFORMA GENTILE. Quando è nata la Maturità? Nel 1923, con la riforma Gentile, dal nome del Ministro all’Istruzione del Governo Mussolini, Giovanni Gentile. Ebbene sì, l’Esame di Stato è stato creato in epoca fascista ed è arrivato, riforma dopo riforma, a oggi. La riforma Gentile del 1923 introduceva un esame di stato da sostenere al termine degli studi liceali per poter essere ammessi all’università. Inizialmente consisteva in 4 prove scritte e un orale su tutti i programmi d’esame affrontati nel percorso di studio superiore, ossia 3 anni per il liceo classico e 4 anni per il liceo scientifico. Le commissioni erano esterne, formate da docenti universitari, con il Ministro stesso come presidente. Gli esami si tenevano fuori sede e non nella scuola dove si studiava. Il punteggio finale non era unico ma sulle singole materie. Queste le prove da superare all’esame di Maturità:

  • Prima prova classico e scientifico: italiano
  • Seconda prova classico e scientifico: latino (brano in latino da tradurre in italiano)
  • Terza prova classico: greco
  • Terza prova scientifico: matematica
  • Quarta prova classico: latino (brano in italiano da tradurre in latino)
  • Quarta prova scientifico: lingua straniera

STORIA DELLA MATURITÀ: LE VARIE RIFORME. In confronto a oggi, l’esame di Stato ideato da Gentile era quindi molto più difficile (anche a causa della composizione della commissione). Nel 1924/25 i promossi furono soltanto il 59,5% al classico e il 54,9% allo scientifico, tanto che il successivo ministro Pietro Fidele decise di alleggerire la maturità rispetto al disegno iniziale. Ecco in breve quali sono state le altre riforme della scuola più importanti:
Riforma Bottai (1940): a causa della guerra, diventò problematico far spostare studenti e insegnanti, quindi venne sostituito l’esame con uno scrutinio finale.
Riforma Gonnella (1952): viene ripristinato l’esame di maturità secondo la Riforma Gentile ma introducendo due (poi passati a uno) commissari esterni e limitando i programmi d’esame agli ultimi due anni di corso.
Riforma Sullo (1969): cambia la maturità, prevedendo due prove scritte e due materie per il colloquio orale, di cui una a scelta dello studente. Si semplifica quindi la maturità. Il punteggio finale viene espresso in sessantesimi. Resta la commissione esterna con un solo membro interno.
Riforma D’Onofrio (1994): cambiano criteri per nominare i presidenti e i membri di commissione per limitare le spese di trasferta.
Riforma Berlinguer (1997): riforma importante, con la quale si delinea l’attuale struttura dell’Esame di Stato. Si introducono infatti le tre prove scritte, di cui la terza stabilita dalla Commissione, e colloquio orale su tutte le materie dell’ultimo anno. Sono inseriti anche i crediti scolastici e i crediti formativi. La Commissione è composta da 6 o 8 commissari, metà interni e metà esterni, più il Presidente esterno. La votazione è espressa in centesimi: 45 punti alle prove scritte, 35 al colloquio orale, 20 ai crediti.
Riforma Moratti (2001): cambia la composizione della Commissione, formata solo da membri interni e da un Presidente esterno nominato per tutte le Commissioni che operano in un singolo istituto.
Riforma Fioroni (2007): si ritorna alle Commissioni miste (metà commissari esterni e metà interni), più si ridefinisce il punteggio tra le prove: 25 punti per i crediti scolastici, 45 per gli scritti e 30 per l’orale. Viene introdotta la lode per chi ottiene 100 senza che la commissione aggiunga punti bonus (che sono massimo 5).
Riforma Gelmini (2010): è necessario ottenere almeno 6 in tutte le materie per essere ammessi alla Maturità, e non più soltanto la media del 6.
Riforma Profumo (2012): alle Commissione d’esame le tracce sono inviate per via telematica, tramite un sistemo criptato a doppia chiave.
Bozza Riforma Buona Scuola (2017): ancora non è entrata in vigore, ma dalla Maturità 2018 l’esame di Stato potrebbe subire un cambiamento radicale, con il ritorno alle Commissioni tutte interne con Presidente esterno, l’eliminazione della terza prova, l’introduzione dell’Invalsi, la discussione di un progetto di alternanza-lavoro al posto della tesina, la redistribuzione dei punteggi delle prove. Per avere maggiori informazioni, leggi qui: Maturità 2017: cosa cambia

MATURITÀ, PROVA RINVIATA: IL CASO DEL 1976. Concludiamo con una  curiosità. Nel 1976, l’Esame di Maturità è stato rimandato di un giorno. Caso unico nella storia dall’introduzione dell’esame. Cosa successe? Il 30 giugno 1976, alla vigilia della prova d’italiano, uno sconosciuto spacciandosi per il provveditore agli studi convinse al telefono una suora, preside di un istituto di Pavia, a prendere la busta contenente le tracce dei temi d’italiano, custodita in cassaforte, e ad aprirla rompendo i sigilli in ceralacca per farsi leggere il contenuto. Il pretesto? Un possibile errore di trascrizione da correggere. Dopo la chiamata, la preside, insospettita, denunciò l’accaduto. Fu così che la prova d’italiano fu rimandata in tutta Italia e l’esame iniziò con un giorno di ritardo (il 2 luglio) con la seconda prova, dando tempo al ministero di riformulare le nuove tracce per il tema d’italiano. La “prima prova” si tenne poi il 6 luglio.

MATURITÀ 2017: TUTTO SULLA PROVA. Affronterai la Maturità 2017 quest’anno? Tieniti aggiornato con le nostre risorse:

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