Cocktail agli ultrasuoni grazie alla chimica - Studentville

Cocktail agli ultrasuoni grazie alla chimica

L'idea è di Michele Orsalla, ventinovenne laureato in chimic
Cocktail agli ultrasuoni grazie alla chimica

Michele Orsalla, 29enne biellese laureato in chimica, puntava ad entrare in una delle tante aziende tessili della zona. Ha invece deciso di far fruttare il suo titolo accademico in un modo quantomeno alternativo. Ovvero, diventando un barman specializzato in cocktail agli ultrasuoni.

Nel 2010, in piena crisi, Orsalla ha deciso di aprire un bar tutto suo, in cui poter sperimentare le sue invenzioni. Ma cos'è un cocktail agli ultrasuoni? A spiegarlo è lo stesso barman-chimico che, in una intervista a La Stampa, spiega come riesce ad ottenere degli ottim irisultati in mezzo a coppette e shaker grazie alle onde ad altissima frequenza.

"Gli ultrasuoni puliscono il gusto rendendolo originario. La degassificazione è un processo molto utilizzato in chimica". Applicata ad un cocktail, significa lavorare sull'anidiride carbonica.

"L’anidride carbonica rende frizzante le bevande, non è contenuta solo in quelle gassose, ma, anche se in quantità minore, in tutti i liquidi. Il nostro palato è quindi abituato a questo rumore di fondo provocato dallo scioglimento dei gas. Gli ultrasuoni fanno vibrare le molecole fino ad elminarle".

Il risultato è un gusto purificato. "Le cavie a cui ho fatto assaggiare i cocktail parlano di una esplosione di gusto. Adesso punto a portare questa tecnica al vino: quella sarà una sfida fondamentale e difficile".

(La Stampa)

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