Un video intelligente, forte e commuovente. Le parole sostituite da cartelli chiari e incisivi. L’appello della piccola Alye Pollack su YouTube ha colpito l’America: una tredicenne, che frequenta la Westport Junior High, una scuola del Massachusetts, e che ogni giorno, da ormai due anni, è presa di mira da compagni di scuola che le rivolgono parole pesanti e offensive. il bullismo nelle scuole, soprattutto negli Stati Uniti, è un fenomeno estremamente diffuso e la storia di Alye ha ovviamente toccato l’opinione pubblica americana.
Ripresa dalla propria webcam e con un sottofondo musicale, la ragazzina ha chiesto pubblicamente aiuto: la voce era forse strozzata dal dolore e ha preferito affidarsi a dei cartoncini per raccontare la sua storia. “Vi sembro felice? Non lo sono – ammette Alye a cuore aperto – Il perché? Non è passato un giorno senza che mi dicessero una di queste parole”. Il cartello successivo fa più male di un pugno nello stomaco: “Prostituta (con diversi termini), grassa, lesbica, strana, brutta, sfigata”. La paura della giovane studentessa è che al liceo le cose possano andare ancora peggio. Il suo videomessaggio si chiude con un’ammissione shock: “Non la faccio finita, ma ci sono vicina”, e l’eloquente “HELP” finale.
Ecco la richiesta di aiuto di Alye: