Macellazione Halal e Kosher: caratteristiche - StudentVille

Macellazione Halal e Kosher: caratteristiche

Macellazione Halal e Kosher: caratteristiche

Macellazione Halal e Kosher: i principi generali

Le Macellazioni Halal e Kosher, molto simili tra di loro, fanno riferimento rispettivamente ai principi della religione araba ed ebrea. Nella lingua d’origine i termini Halal e Kosher, infatti, hanno lo stesso significato ovvero indicano tutto ciò che è permesso secondo i dettami religiosi in materia di comportamento, linguaggio, abbigliamento e alimentazione. Per quanto riguarda l’alimentazione, tali certificazioni sono molto importanti soprattutto in riferimento alla carne: il maiale è bandito sia per gli arabi che per gli ebrei, quindi la tecnica particolare è adottata per manzi, vitelli e polli.

Macellazione Halal: le caratteristiche

La Macellazione Halal deve seguire i dettami della legge islamica, in particolare il versetto della Sura 16 del Corano: “Mangiate delle cose lecite e buone che la provvidenza di Dio v’ha donato, e siate riconoscenti, se Lui voi adorate! Ché Iddio vi ha proibito gli animali morti, e il sangue e la carne di porco, e animali macellati invocando nome altro da Dio. Quanto a chi v’è costretto, senza desiderio e senza intenzione di peccare, ebbene, Dio è indulgente e clemente”. Il macellatore deve essere categoricamente un musulmano praticante e, prima dell’operazione, ha il dovere di pronunciare due formule di rito dedicate ad Hallah. L’animale, non stordito e rivolto verso la Mecca, viene ucciso con una coltello a lama luna e affilata e un taglio unico che recide giugulare, carotidi, esofago e trachea. Questa pratica porta a un completo dissanguamento dell’animale ma, secondo i musulmani, non gli provoca sofferenza perché il centro cerebrale del dolore cessa subito di funzionare.

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Macellazione Kosher: le caratteristiche

La Macellazione Kosher segue precetti ancora più rigidi inerenti alla religione ebraica. Il macellatore deve essere autorizzato dall’autorità religiosa, seguendo un corso scritto e pratico. L’uccisione dell’animale, che non deve essere stordito, può avvenire solo con coltelli speciali lunghi e affilatissimi che vengono puntualmente riaffilati dopo ogni singola macellazione. Deve essere praticato un solo taglio alla gola, netto e rapido, per garantire la perdita di coscienza nel più breve tempo possibile e il successivo completo dissanguamento dell’animale.

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