Maghi d?Italia: truffatori o esseri eccezionali? - Studentville

Maghi d?Italia: truffatori o esseri eccezionali?

C?è chi li considera dei veri maghi, dotati di un sesto senso maggiore degli altri uomini e...

C’è chi li considera dei veri maghi, dotati di un sesto senso maggiore degli altri uomini e capaci di prevedere il futuro. C’è chi, invece, li bolla tutti come ciarlatani. Senza possibilità di replica.
Per rivalutare la categoria, una sentenza del Febbraio 2006 del Consiglio di Stato si è scagliata contro il sillogismo – spesso formulato dallo scettico – “mago uguale truffatore”. Lo scopo della sentenza? Evitare che chiunque pratichi quest’attività si senta accusato pubblicamente di essere un venditore di fumo, il cui unico scopo sarebbe ingannare la gente. La sentenza decreta infatti che per incolpare un chiromante servono una “apposita istruttoria” e una “approfondita analisi”. Non si potrà, in sostanza, puntare il dito contro un mago solo perché non si crede nei suoi sistemi; per farlo, bisognerà dimostrare che la sua attività comporta “un abuso della credulità popolare e dell’ignoranza”, e sarà opportuno raccogliere alcune prove.
Ma chi sono davvero i cartomanti e i chiromanti? È proprio vero che il cartomante non è sempre un delinquente? O per lo meno un personaggio senza nessun potere reale, che svolge la propria professione affidandosi al caso?
Tanto per cominciare, è opportuno distinguere i chiromanti dai cartomanti.
I primi praticano la chiromanzia, un’ attività – secondo i suoi adepti scientifica – che ha origini lontanissime. Nata in India, si è poi diffusa in Cina, Persia, Egitto e Grecia. Il termine deriva dal greco cheir (che significa mano) e manteia (vale a dire divinazione), e rivela come questa pratica riguardi la previsione del futuro delle persone attraverso l’attenta lettura delle linee della sua mano.
Perché viene conferita una tale importanza alla mano, tanto da farne oggetto di analisi ? Secondo i chiromanti essa assume un ruolo cruciale nel corpo umano, perché rappresenterebbe visivamente la sintesi del vissuto personale. Le sue linee fisiche non sarebbero soltanto il risultato di un concreto stile di vita, ma potrebbero offrire importanti indicazioni per conoscere il carattere, le virtù, i difetti e i principali avvenimenti che possono segnare il corso del destino dell’individuo.
Perché i chiromanti leggono la mano? Essi ritengono che tale servizio possa permettere al cliente di evitare numerosi errori: se la mano rivela, ad esempio, che potremo essere colpiti da una grave malattia, il chiromante lo rivela in anticipo, di modo che l’interessato possa premunirsi contro questa sventura, evitandola o per lo meno diminuendone la gravità.
Chi sono, invece, i cartomanti? Che scopo ha la loro attività? La cartomante Alice la definisce così: “È una disciplina con delle regole che possono essere applicate soltanto se si conoscono; le lettere dell’alfabeto se vengono messe insieme formano delle parole, per le carte vale lo stesso concetto, nel senso che le carte si interpretano tramite i simboli, quindi attraverso i segni che sono raffigurati, che hanno ognuno un significato proprio. E tanti significati insieme formano un consulto.” La cartomanzia è allora un metodo di previsione del futuro effettuato tramite la consultazione di mazzi di carte. Esistono i mazzi più diversi, sia per origine, che per caratteristiche delle carte, che per lo scopo che si intende indagare: i mazzi più famosi e utilizzati sono quelli dei tarocchi. Le carte divinatorie possono essere usate sia per leggere il futuro di un individuo, sia per comprendere meglio se stessi, il proprio carattere e le decisioni importanti che ci affliggono.
Oltre a chiromanti e cartomanti, i maghi d’Italia si occupano delle attività più svariate. Curano il malocchio, alleviano le pene d’amore con unguenti prodigiosi, consigliano sulle scelte affettive e lavorative, allontanano malattie e depressione.
I maghi del nostro Paese sono circa 22.000. Un sondaggio della Swg, commissionato dalla Confesercenti, ha domandato a seicento italiani cosa pensano della magia. Ebbene, ne emerge un dato scioccante. Non solo gli italiani si recano frequentemente negli studi dei maghi, telefonano alle trasmissioni delle TV locali, acquistano libri per imparare a leggere le carte e la mano; ma sono pure disposti a pagare, e tanto, per un consulto. Si stima che il giro d’affari dei maghi ammonti a circa 500 milioni di euro.
Il 35 % degli italiani legge quotidianamente e crede all’oroscopo. Il 13,4 % paga per farsi leggere le carte, il 10,5% si affida a medium e sedute spiritiche, il 6,9% ricerca la magia vera e propria. Si tratta di dieci milioni di persone che ripongono grande fiducia nel mondo dell’irrazionale. Gli scettici, comunque, sono in maggioranza: il 57,8% della popolazione non sarebbe disposto a pagare per un mago nemmeno sotto la forza di un incantesimo!

di Bruna Martini

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