Occupazioni, cortei e assemblee, ecco cosa stanno mettendo in atto gli studenti di tutta Italia in segno di protesta contro la riforma della scuola e dell’università del ministro Mariastella Gelmini , già ribattezzata “il ministro della D-istruzione”. Già da ieri si sono concentrate, in particolar modo nella capitale e nella provincia, le tante contestazioni dei comitati Genitori-Insegnanti, con il sit-in sotto il Parlamento, e le sempre più numerose assemblee studentesche delle scuole superiori, per decidere sulle forme di protesta da attuare in vista di questo ‘brutale’ provvedimento, il quale tra i tanti obiettivi prevede un reale attacco ai diritti degli studenti migranti, con una limitazione nell’accesso all’istruzione per gli stessi, tramite il superamento di test sulle tradizioni locali e sulla lingua italiana. Grande fervore nella giornata di oggi anche a Reggio Emilia, dove insegnanti e genitori hanno invaso la Sala del Tricolore e che hanno annunciato per la giornata di giovedì l’occupazione simbolica davanti ad alcune scuole reggiane.
Scuola anti-Gelmini, Italia in protesta
di Redazione Studentville | 21 Ottobre 2008
Altro argomento di discussione i forti tagli previsti nel settore dell’educazione, “Guadagno meno di mille euro al mese e sono precaria”, spiega una giovane insegnante timorosa per il proprio posto di lavoro, “con questa riforma rischio di rimanere disoccupata.”
La protesta approda anche sul web, digitando infatti la parola ‘Gelmini’ su qualsiasi motore di ricerca, si riscontrano numerosi blog, petizioni online o community che contestano pesantemente il ministro, una fra le tante Facebook, dove sempre più utenti si stanno riunendo per questa forma telematica di reazione.
“Protestiamo contro l’approvazione del decreto Gelmini ora all’esame del senato e lanceremo proposte concrete contro lo smantellamento della scuola pubblica”, afferma Stefano Vitale, coordinatore dell’Unione degli Studenti di Roma, ”Non mancherà anche un raccordo con l’università in mobilitazione, costruiremo assieme momenti comuni di confronto”. Sono momenti caldi anche a Genova, dove un gruppo sostanzioso di studenti universitari, docenti e precari hanno alimentato il movimento contro la Gelmini, con le prime lezioni in piazza, cominciate già da ieri, delle facoltà di Lingue e Lettere e di Giurisprudenza.
Infine, in grande mobilità anche La rete degli studenti, la quale annuncia un aumento delle proteste da oggi fino a 23 ottobre, giorni della discussione al Senato del decreto, con occupazioni e sit-in nelle scuole di tutto il paese, che avranno come simbolo il cartello “NoGelmini” proposto sul sito dell’associazione.
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