Lo spettacolare paesaggio di Yangshuo in Cina - Studentville

Lo spettacolare paesaggio di Yangshuo in Cina


Da Hong Kong, in due ore di treno raggiungo la citta di Guangzhou in Cina. Al confine le procedure d’immigrazione sono state semplici e veloci. Certo, hanno dovuto controllare se possedevo una guida del Tibet o libri che raffigurassero il Dalai Lama. Sembra che la polizia al confine sia stata istruita dal governo cinese a sequestrare qualsiasi cosa rappresenti il Dalai Lama o che reclami l’indipendenza del Tibet. A Guangzhou (grigia di smog, intasata dal traffico e decisamente anonima), mi informo subito su come raggiungere Yangshuo.

Qui, il primo impatto con una delle maggiori difficoltà che avrei incontrato durante tutto il mio viaggio in Cina: la comunicazione. Salvo che non si viaggi in percorsi turistici “classici” (Shangai, Beijing ecc.), è quasi impossibile trovare personale che parli inglese e che sia disposto ad aiutarti. Mi sono recata e solo grazie alla mia guida di viaggio nella quale c’era scritto il nome Yangshuo in caratteri cinesi, sono riuscita a comprare un biglietto per uno sleeping bus che in venticinque ore di viaggio mi avrebbe portata a destinazione.

Ho raggiunto la cittadina esausta ma ne è davvero valsa la pena. A soli 70 km dalla città di Guilin nella provincia di Guangxi, si trova la famosa Yangshuo tanto bella che il paesaggio della regione è ritratto sulla banconota da 20Yuan. Sembra essere il paradiso dei globetrotter e giovani turisti provenienti da tutto il mondo vanno ad aggiungersi ai numerosi turisti cinesi. Il posto è alquanto affollato ma perlomeno riesco a comunicare in inglese. Grazie al cielo il continuo turismo ha portato un variegato numero di ristoranti e pub che offrono dell’ottima birra e ci sono trattorie più che decenti che propongono i classici menu continentali. Dato che i primi giorni non volevo buttarmi nell’ignoto della gastronomia asiatica, ordinavo il classico fried rice o la noodles soup; poi però, armata di bacchette mi son fatta coraggio e sbirciando i piatti fumanti dei miei vicini di tavolo, ordinavo indicando al cameriere quelli che mi sembravano i più invitanti. Da assaggiare il Lipu Taro Pork e il Beer Fish.

I fiumi, le montagne, le foreste e soprattutto il cielo azzurro hanno riacceso il mio ottimismo; la vallata è completamente piatta, i fiumi scorrono lisci e costeggiano i piedi delle numerosissime montagne carsiche, che arricchiscono lo scenario con le loro forme a “panettone”. Consiglio vivamente di affittare una bicicletta e di esplorare i dintorni nella campagna verde di Yangshuo e Guilin, villaggio dopo villaggio si oltrepassano infinite risaie e lungo le sponde del fiume è possibile imbattersi nella preparazione di una tecnica di pesca notturna davvero curiosa. I pescatori della regione da generazioni hanno abbandonato le reti da pesca e utilizzano i cormorani che abitano il fiume e il loro infallibile istinto per catturare i pesci. Viene legato un lungo laccio intorno al collo dell’animale per evitare che ingerisca il pesce pescato che poi viene tuffato nelle acque più e più volte, finché la barca non si riempie di pesci. In quest’area si può anche visitare il piccolo villaggio di Yao, dove vive l’etnia Yao (dello stesso ceppo del Laos-Thailandia) famosa per le sue donne che non tagliano mai I capelli dall’età di 14 anni.

Le agenzie di Yangshuo, propongono un’infinita lista di cose da fare, tra le quali crociere sul fiume, giro in mongolfiera, visita all’antico borgo di Xingping e di Fuli Town, bamboo rafting sullo Yulong River, diversi trekking, scalata su roccia, lezioni di cucina, di arti marziali, di cinese e visite alle grotte. Io ho deciso di visitare le Real Water Caves nel vicino villaggio di Longman. E’ stata un’esperienza bellissima e le Real Water Cave sono davvero spettacolari. Il tour propone due tragitti differenti: uno meno impegnativo, di un’ora e mezza in cui di procede tra stalattiti e stalagmiti, fossili, pesci, pipistrelli e si può concludere con un bel bagno e doccia sotto alla cascata o avanzare verso l’uscita con la barca. Io ho scelto il secondo, più impegnativo e della lunghezza di tre ore che esplora la grotta per intero. Vi consiglio di indossare scarpe con una buona suola, siccome il percorso è scivoloso e in alcuni punti pericoloso. Inoltre non dimenticate costume da bagno e asciugamano e preparatevi per un rilassante bagno nel fango, una delle esperienze più divertenti sul suolo cinese. Un’altra cosa imperdibile a Yangshuo è lo spettacolo notturno “Impression Liu Sanjie” diretto da Zhang Yimou, il famoso regista de “La foresta dei pugnali volanti”. Il grandioso musical fatto di strepitosi giochi di luci, canti e attori, è recitano direttamente sul fiume Li Jian e vale sicuramente il prezzo del biglietto.

Yangshuo è una cittadina in cui ci si può rilassare e la consiglio come ultima tappa di un tour in Cina. Infatti, molti viaggiatori la considerano un ottimo posto in cui riposarsi dagli estenuati viaggi nel resto del paese, in cui finalmente si può scappare dallo smog, dall’insostenibile traffico e dai modi sgarbati della gente in generale per rifugiarsi nella natura e nella compostezza del paesaggio. Mi tocca aggiungere che però, in Cina è impossibile sfuggire al turismo di massa, agli ombrelli e ai continui click delle macchine fotografiche… insomma rassegnatevi!

Foto: bsterling, sarahdepper, greyworld.

Ti potrebbe interessare

Link copiato negli appunti