Una giornata al Parque Warner di Madrid - Studentville

Una giornata al Parque Warner di Madrid

Guida del Parque Warner di Madrid. Come arrivare e quali attrazioni provare

Parque Warner Madrid

Da capitale europea che si rispetti, anche Madrid ha un grande parco tematico nei suoi dintorni, il Parque Warner. Per nostra fortuna però è abbastanza snobbato dai locali, e quindi si riesce quasi sempre a trovare giornate non particolarmente affollate. Ma andiamo con ordine, e vediamo punto per punto tutto quello che c’è da sapere.

Informazioni generali La prima cosa da tenere a mente è che è un parco anche acquatico. Non nel senso che ci sono scivoli e piscine, ma un buon numero di attrazioni sono in acqua. Attenzione al fatto che non ci si bagna poco e forse, ma molto e di sicuro, quindi meglio andare preparati. Si possono chiaramente comprare delle mantelline oppure utilizzare delle apposite cabine asciugatrici, a pagamento.

Sono poi molto severi sulla roba da mangiare: non si può portare dentro la propria, per non meglio precisati motivi igienici (?). Casualmente dentro ci sono molti ristoranti. In generale, c’è una politica piuttosto orientata al consumo. Niente di nuovo sotto il sole, direte, ma in alcuni casi si eccede: se dopo un’attrazione provate a fare una foto alla foto che vi è stata scattata durante la corsa, nel negozio all’uscita, verrete redarguiti con tanto di mano sull’obiettivo per impedirvelo.

Per quanto riguarda i biglietti, il costo base per gli adulti è 39 euro, ma quasi sempre è presente una promozione che consente tramite questa pagina – al momento funziona solo con Internet Explorer – di pagarne 29 per un giorno feriale, o 35 in un festivo.

Come arrivare Da Madrid si può prendere il treno regionale chiamato Cercania, le cui stazioni coincidono con alcune delle più importanti linee della metro, come Chamartín, Nuevos Ministerios (dove peraltro arriva la metro dell’aeroporto), Sol e Atocha Renfe (stazione ferroviaria). La linea da prendere è la C3, direzione Aranjuez, poi bisogna cambiare a Pinto. Lì non ci si può sbagliare perché ci sono solo tre binari, e troverete il trenino-navetta per il parco che parte in coincidenza. La durata complessiva del viaggio è di circa 40 minuti, e il biglietto costa 2,65 euro. Gli orari si possono vedere da qui, la stazione del parco si chiama Parque de Ocio. Da notare che nelle stazioni della Cercania è in vendita alle macchinette automatiche un biglietto treno + parco al costo di 39 euro, quindi in pratica con il treno gratis, ma in realtà conviene comprare il biglietto online (v. sopra).

Tematizzazione In quest’ambito bisogna sempre chiarire preventivamente se il metro di paragone è Disneyland o meno. Chiaramente, se tutto è visto in relazione a questi parchi nulla può reggere il confronto, se però accettiamo una soglia di compromesso intermedia, allora il giudizio potrà essere nuovamente equilibrato. Le tematizzazioni sono molto buone, anche se in alcuni casi non eccelse in diversi dettagli ed elementi di passaggio tra un’area e l’altra. Fondamentalmente le aree sono quattro: Hollywood Boulevard (solo commerciale), Cartoon Village, con una nuova ampliazione per bambini appena inaugurata, Old West e infine Super Heroes World e Warner Bros. Studios, che si possono considerare un’area unica un po’ cinema e un po’ dominata dalle attrazioni di Superman e Batman.

Dicevamo della “commercializzazione”: effettivamente, camminare per Gotham City e trovarsi sfilze di peluche, tanti peluche, appesi nelle bancarelle “tre palle un soldo” non è il massimo, così come i distributori automatici, che pure sono abbastanza disseminati ovunque. Da questo punto di vista molto meglio l’area del West, che è quella che ha un’identità più marcata, e meno elementi di disturbo in vista. In alcuni casi le attrazioni sono talmente alte che si vede il tipico paesaggio brullo spagnolo attorno. Tra parentesi, è curioso come il parco sia la classica cattedrale nel deserto: attorno non si è sviluppato praticamente niente in termini di offerta ricettiva di prossimità. Finché siamo nel West, o sulle montagne russe di Wile E. Coyote allora va anche bene, ma partendo da Gotham City il contrasto può essere forte. Comunque, quando sarete in cima alla salita di Superman, o sulla torre di caduta, avrete ben altro a cui pensare.

Attrazioni Sono indubbiamente uno dei punti di forza, e già che si accennava poco fa all’altezza partiamo proprio da quelle più forti ed emozionanti. Da notare che non serve ipotizzare chissà quali strategie per elaborare la visita perfetta, perché come detto la giornata standard di affluenza consente sicuramente di fare tutto, e anche più di una volta. Invece nei fine settimana estivi potrebbe essere sensato seguire un criterio circolare. In senso orario avrete subito le attrazioni più forti, in senso antiorario prima quelle per bambini. Noterete comunque appena arrivati che il parco ha una sua grandezza, non è propriamente piccolo, e ha una viabilità a tratti un po’ labirintica.

Superman – La attración de acero: si tratta di una montagna russa in cui si sta seduti con i piedi sospesi, ma con il binario a terra (un cosiddetto “florless coaster”). Ha un percorso in cui non manca davvero niente, lungo e con curve e inversioni di vario tipo, tralaltro ampie e per questo molto piacevoli. Potremmo quasi dire che è confortevole, ma questo non significa che non sia estremo, semplicemente che le varie sensazioni, come l’assenza di gravità, o il vuoto d’aria, arrivano più gradualmente. Ma arrivano, eh. Da sola, questa attrazione vale una buona fetta della voglia di tornare.

Batman la Fuga: tanto orrenda la tematizzazione della coda, quanto molto buona l’attrazione in sé. È un “inverted”, quindi si sta sempre seduti con le gambe sospese, ma appesi ai binari in alto. Più compatta rispetto a Superman, offre quindi sensazioni un po’ più “dure”, ed è leggermente più breve. Chiaramente è da provare, anche qui ci sono un paio di punti a “gravità zero” notevoli.

La Venganza del enigma: una torre di caduta alta ben 100 metri, e si sentono tutti. A vederla da vicino è il tipico “io su quella non ci salirò mai”, ma il più sobrio dei commenti dei ragazzini appena scesi (letteralmente) è “otra vez!” (ancora!). Attenzione agli orari esposti fuori, in pratica a seconda del momento della giornata ci sono vari programmi, più lanciati, più di caduta o più panoramici, ma più o meno sempre lì stiamo.

La salita è esplosiva e neanche ci se ne rende conto, la discesa è ugualmente forte e vi dovrete aggrappare a tutta la vostra razionalità per convincervi che siete ben saldi e ancorati alla struttura centrale. Particolarmente crudele è la seconda caduta, quando i sedili risalgono piano piano fino in cima, poi ancora un po’, ancora un po’, una piccola attesa che sembra infinita e giù di nuovo. Otra vez!

Stunt Fall: purtroppo chiusa nel giorno della visita, già il solo fatto che vedendola da fuori non si capisca quale sia il percorso dice molto. In gergo è un “inverted boomerang”, peraltro l’unico in Europa. Si parte dalla cima di una torre su un binario perpendicolare al terreno, si fa qualche giretto a gran velocità e si arriva in cima a un’altra torre. Poi si ripercorre tutto il cammino al contrario. Ma si fa prima a far vedere un video.

Lex Luthor: giri in tutte le direzioni nella tipica struttura a due bracci semi-indipendenti che ruotano. Sconsigliata dopo mangiato.

Coaster Express: se vale il principio di fare tutto, fatelo, ma se avete qualche dolorino di schiena allora è opportuno avvisare che si tratta di una montagna russa in legno piuttosto traballante. Non è un discorso sulla sicurezza, ovviamente, ma si parla proprio di qualche scossone di troppo in alcune discese. Ha comunque dalla sua la lunghezza, e una struttura indubbiamente affascinante e che si lega molto bene all’ambientazione western in cui è inserita.

Correcaminos Bib Bib: qui vale quel discorso sulla tematizzazione data dall’ambiente circostante, che in questo caso calza a pennello. E comunque questa attrazione ha anche la propria: molto carina in diversi dettagli della stazione di partenza, solo un po’ “vuota” all’interno del percorso. Si tratta di una classica montagna russa familiare, quindi non troppo estrema, ma neanche banalmente lenta. Insomma, un giusto e piacevole compromesso. È tralaltro l’ultima nata del parco, e si sente: i treni sono comodissimi.

Tom y Jerry: montagna russa familiare né piccola né grande, una specie di brucomela agli stereodi. Niente di particolarmente esaltante, neanche la tematizzazione, ed è anche un po’ troppo rigida forse perché sente il peso degli anni rispetto alla nuovissima Correcaminos Bip Bip. Comunque, se siete da quelle parti e non c’è fila, perché no.

La Aventura de Scooby Doo: si tratta di una dark ride interattiva, quindi al chiuso e con pistola alla mano per cercare di colpire i bersagli che si illuminano nel percorso. Questo è piuttosto ben tematizzato, ma forse un po’ ripetitivo e poco immersivo. Comunque, un’attrazione nel complesso fatta bene.

Batman – La sombra del murcielago: non esaltanti i due pre-show, e forse anche troppo lunghi. Dopo si sale su un simulatore con un’avventura ambientata a Gotham City. Buono, ma se avete i minuti contati si può anche evitare.

Hotel Embrujado: il meccanismo è il solito delle “mad house”, ma anche per chi lo conosce già è interessante vedere la tematizzazione, in questo caso abbastanza horror. Per chi non lo conosce, sarà una piacevole sorpresa.

Ora vediamo le attrazioni acquatiche. Non vi volete bagnare assolutamente? Allora non leggete oltre, ma vi perdereste qualche chicca notevole.

Rio Bravo: anche questa purtroppo chiusa durante la visita, si tratta di un percorso interno ed esterno, con vari cambi di direzione imprevisti (ops) e una discesa altissima. Il tutto condito con una tematizzazione impeccabile.

Carataras Salvajes: qui si fanno solo tre cose, cioè una salita, una curva e una discesona per far esplodere una mega-onda. Ingenuamente, ho chiesto a una ragazza che faceva salire le persone dove ci si bagnasse di meno, e mi ha risposto “igual”… E la barchetta aveva già alla partenza ovunque un paio di dita d’acqua.

Rápidos Acme: acquatica con percorso su gommoni. In alcuni tratti si è sottoposti alla gogna degli spruzzi del pubblico, ma non sono certo quelli a farci uscire da lì zuppi. Qui comunque rispetto alle Carataras Selvajes c’è una vaga ipotesi di riuscire parzialmente a cavarsela. Acqua a parte, percorso divertentissimo, in ogni angolo c’è una sorpresa. La coda, con la sua tematizzazione in cui si è dentro la fabbrica ACME, è uno dei pezzi da novanta del parco.

Oso Yogui: percorso acquatico lineare e lento, con spruzzi ovunque, anche qui compresi quelli del pubblico. L’attrazione è nuovissima e molto ben fatta, l’unica anomalia è la posizione in cui si trova, ovverosia in un angolo semi-sperduto ai margini del parco, vicino a Stunt Fall, quindi anche abbastanza fuori contesto.

Per completezza, a questi link si possono vedere tutte le altre attrazioni che compongono il parco, che sono soprattutto familiari e per bambini. Queste ultime se prese singolarmente non giustificano una visita, ma trovano una ragion d’essere proprio nel numero, e bisogna dire che sono davvero molte, anche in ragione del recente ampliamento di quest’anno.

Si va dai percorsi con automobiline sul binario alle tazze, da quelle che ruotano in vari modi alle autoscontro, passando per l’immancabile carosello dei cavalli (ma con i personaggi Looney Toons), e a un’altra piccola area acquatica. In totale sono circa una ventina.

Spettacoli Il parco ha anche diversi spettacoli, e viste le non-code possono essere una soluzione buona anche in caso di visita di un giorno, perché non dovrebbero impedire di fare tutto. Ad esempio, quello ispirato al musical Hairspray dura mezz’ora e può essere una piacevole pausa. C’è poi Loca Academia de Policia, che da quest’anno ha un nuovo spettacolo di stuntman, in una specie di stadio dedicato. Quindi macchine che vanno su due ruote, spari, gente che si butta dai palazzi e cose del genere.
Altro spettacolo è Gringos Saloon, ambientato nel West. Qui non bisogna entrare in un teatro, ma avviene nello spiazzo principale dell’area, quindi si può vedere anche passeggiando. Infine, c’è un filmato in 3D sull’Orso Yoghi nel Teatro Chino, e una serie di spettacolini che sono in realtà più delle visite alle case di Bugs Bunny, di Titti e Silvestro, e al camerino di Duffy Duck. Il programma dettagliato di tutti gli spettacoli si ritira alle casse, insieme alla mappa.

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