La Roba - Studentville

La Roba

Riassunto e commento della celebre novella di Verga: La roba.

La roba: Mazzarò e Mastro don Gesualdo

La roba è probabilmente il racconto più famoso di Giovanni Verga. Il protagonista della novella La roba, Mazzarò, ricorda in molti aspetti il personaggio principale del romanzo Mastro Don Gesualdo. Anzi si potrebbe giustamente dire che questo racconto sia un po’ la sintesi del romanzo, molto più articolato. Mazzarò, nei suoi tratti psicologici è più sfumato di Gesualdo, preso com’è da un’unica ossessiva passione, quella per la roba, senza mostrare alcuna ambizione di nobiltà o innalzamento sociale, come Gesualdo. Mazzarò è semplicemente ricco, ma non di denaro, tanto meno dell’odiata carta moneta;  ricchezza è per lui il possesso della terra e poi di tutto quello che si ricava da essa, ovvero case e animali. È insomma legato alla concezione arcaica della ricchezza e questo fa di lui un tipico modello verghiano, fuori dal tempo e lontano dalla moderna società borghese.

La roba: riassunto

Mazzarò lotta tutta la vita e impegna ogni sua forza per costruire il suo patrimonio, strappando i suoi beni uno ad uno al suo antico padrone, il quale a sua volta è rovinato dell’incapacità tipica degli aristocratici. Per questa ragione Mazzarò non può dimenticare la fatica che gli è costata la roba che ha ottenuto. La roba diventa una feroce ossessione; non smetterà mai di calcolare quanto gli costi ogni giorno mantenere ciò che ha accumulato. Questa ossessione fa di Mazzarò una creatura grottesca che avrà una vecchiaia tormentata e una morte infelice. Perché, come portare con sé la roba una volta passati a miglior vita? Preferirebbe distruggere la roba, che ormai considera parte intima di se stesso.

Ti potrebbe interessare

Link copiato negli appunti