LE FORESTE PLUVIALI
La più vasta foresta pluviale, o equatoriale, o foresta vergine, del nostro Pianeta è l’Amazzonia, con una superficie grandissima.
Essa si trova nell’America meridionale e prende il nome dal Rio delle Amazzoni, uno dei fiumi più lunghi della Terra.
Altre foreste pluviali si trovano, per esempio, in Africa, in Asia, nel Borneo e in Nuova Guinea.
Foresta pluviale: vegetazione
Quest’ambiente è quello più ricco di vita sia vegetale, abbondantissima, il cui sviluppo è favorito dall’elevata temperatura e dalle piogge abbondanti, che animale.
La vegetazione si compone di numerose specie arboree disposte su più piani: in alto ci sono alberi ad ampia chioma, più in basso le palme, le felci e le liane e sul suolo si ritrovano muschi che lo ricoprono completamente.
Sui tronchi inoltre crescono piante parassite.
Sulle lagune si ritrovano le mangrovie.
La foresta pluviale ha una grande vitalità, le piante sono sempre attive e manca il riposo stagionale. Non di rado sullo stesso albero, infatti, si possono trovare sia i fiori che i frutti.
L’Amazzonia, proprio per questo, è detta, infatti, il polmone della Terra.
La foresta pluviale fornisce legnami pregiati come l’ebano, il mogano, il palissandro, il teak, ma anche sostanze coloranti e medicinali, cauciù, una grande quantità di frutti e prodotti alimentari come olio, sagù ecc.
Altre piante spontanee sono la pianta della gomma e il cacao.
La fauna della foresta pluviale
La fauna della foresta pluviale è molto ricca. Per esempio vi si possono trovare pappagalli, colibrì, uccelli Lira, scimmie, serpenti, coccodrilli, ippopotami e anche elefanti e un’infinità di farfalle e insetti, anche portatori di malattie.
Il clima della foresta pluviale
Il clima caldo umido e l’impenetrabilità di questo tipo di foresta non consentono la presenza dell’uomo ma in Amazzonia risiedono gli Indios.
La foresta amazzonica è continuamente minacciata dall’azione dell’uomo che ne sfrutta indiscriminatamente le risorse.
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