Metrica Latino | ||||||
Si chiama metrica lo studio della struttura dei versi latini, basata sulla successione di sillabi brevi e lunghe. Come l'unità di misura nella determinazione della quantità è costituita dalla sillaba breve, detta mora, l'unità di misura della metrica è invece il piede, che è costituito da due o più sillabe. I versi latini si dividono dunque in due o più sillabe, dette piedi, in cui il succedersi delle sillabi brevi e lunghe produce un determinato ritmo, scandito dall'accento ritmico o ictus.
• Questi tre piedi costituiscono i due versi più importanti nella poesia latina: l'esametro (formato da sei piedi) e il pentametro (formato da cinque piedi). • La parte del piede che reca l'accento ritmico è detta arsi, mentre la parte non accentata è detta tèsi. • Quando un piede è accentato sulla prima sillaba, si dice che ha ritmo discendente, in caso contrario il ritmo è detto invece ascendente. L'esametro dattilico L'esametro dattilico è un verso costituito da sei piedi dattili, di cui l'ultimo, mancando di una breve, si è ridotto a trochèo. I primi quattro piedi possono essere sostituiti da spondei, il quinto è solitamente dattilo, il sesto può essere spondeo o trocheo.
Particolarità della scansione metricaPer una corretta scansione metrica del verso latino non basta conoscere la composizione dei piedi, ma occorre tenere conto anche di alcune particolarità: l'elisione, lo iato, la dièresi, la sinèresi e i vai tipi di cesura. • Elisione • Iato • Dièresi prosodica • Cesura – cesura semiquinaria: cade dopo i primi cinque mezzi piedi, cioè dopo l'arsi del terzo piede, ed è la più frequente. – cesura semisettenaria: cade dopo i primi sette mezzi piedi ed è solitamente preceduta da una pausa più breve, la cesura semiternaria, che cade dopo un piede e mezzo.
Il pentametro dattilicoIl pentametro dattilico, è costituito da sei piedi dattili, anche se il suo nome fa pensare ad un verso di cinque piedi. Il terzo e il sesto piede sono privi delle due brevi. Esso è diviso in due parti uguali dalla cesura, che è sempre semiquinaria. Inoltre i due dattili della prima parte possono essere sostituiti da spondèi, i due dattili della seconda parte invece non sono sostituibili.
L'endecasillabo falecioL'endecasillabo falecio, così detto dal poeta alessandrino Faleco, è un verso isosillabico, composto cioè sempre dallo stesso numero di sillabe, ed è costituito da cinque piedi. Solitamente la cesura è semiquinaria, ma a volte anche semisettenaria e semiternaria. |
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