Notturno - Lunare - Studentville

Notturno - Lunare

Appunto sul tema del notturno - lunare.

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Notturno – Lunare Questo tema riporta ad una percezione del reale del tutto particolare. La notte si annuncia con lo svanire lento della luce, con il distendersi morbido delle ombre e poi con le prime delicate luci della luna che si incuneano nell’infittirsi del buio. Il cielo si popola di stelle che danno il senso della relatività dell’uomo di fronte all’infinito spazio siderale. Questi elementi – variati in molteplici contesti – danno spunto per continue elaborazioni simboliche, metaforiche, liriche nell’immaginario letterario. La vastità dello spazio oscuro della notte spinge verso una serena contemplazione che proietta il pensiero verso dimensioni metafisiche o addirittura religiose, verso rassicuranti ambiti di rigenerazione della fragilità umana nell’onnipotenza del tutto. Ma spesso produce anche visioni allucinate di forze misteriose che si scatenano occultamente, minacciando l’animo umano, con le loro inquietanti personificazioni, . La notte diviene l’ambito del sogno, dell’irrazionale, del magico panismo delle forze della natura, libere di penetrare nel mondo degli uomini. Il grafo riunisce alcune delle valenze simboliche del tema della notte, che derivano comunque dalle connotazioni concrete che caratterizzano questo momento della giornata. Il momento in cui calano lentamente le tenebre sulla terra viene preannunciato dalla sera e dal crepuscolo, che hanno una loro dolcezza naturale, in quanto preludono al momento del riposo, dell’acquietarsi dell’animo, dell’interruzione delle abituali attività. Tuttavia il buio della notte e l’oscurità suscitano nel cuore dell’uomo anche smarrimento e angoscia. Distanziandosi dalla realtà, occultata dalle tenebre, l’animo si perde ed insegue memorie, visioni e fantasmi che rimandano in modo sfocato e distorto al mondo dell’esperienza presente e passata. Da questo stato d’animo si crea l’immaginario poetico. Timore e di incertezza possono dunque connotare il buio della notte, ma solo a patto di vedere nella natura una presenza estranea e minacciosa, quasi vendicativa nei confronti dell’uomo. Più spesso essa diviene muta o attiva interlocutrice ad una voce interrogante ( quella del poeta ma anche del semplice osservatore ) che dà spazio al fascino nascosto degli elementi assorbiti interamente nelle tenebre, che avvolgono gli spazi e creano i silenzi della notte, appena rotti da misteriose presenze. Qui, lo spirito della Notte, solo impercettibilmente segnato da deboli echi lontani, dagli scintillii delle stelle o dalle luminescenze diffuse della luce lunare regna sovrano e sembra assorbire ogni nostra sensazione, evocando i ricordi con un’intensità altrimenti sconosciuta. (segue nel file da scaricare)

  • Ottocento

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