Paragrafo 44 - Studentville

Paragrafo 44

Haec cum

ita sint a Chrysippo explicata, si illi, qui negant adsensiones fato fieri, fateantur tamen eas sine viso antecedente fieri,

alia ratio est; sed, si concedunt anteire visa, nec tamen fato fieri adsensiones, quod proxima illa et continens causa non

moveat adsensionem, vide, ne idem dicant. Neque enim Chrysippus, concedens adsensionis proximam et continentem causam esse in

viso positam, eam causam esse ad adsentiendum necessariam concedet, ut, si omnia fato fiant, omnia causis fiant antecedentibus

et necessariis; itemque illi, qui ab hoc dissentiunt confitentes non fieri adsensiones sine praecursione visorum, dicent, si

omnia fato fierent eius modi, ut nihil fieret nisi praegressione causae, confitendum esse fato fieri omnia; ex quo facile

intellectu est, quoniam utrique patefacta atque explicata sententia sua ad eundem exitum veniant, verbis eos, non re

dissidere.

Versione tradotta

Dopo tale spiegazione di

Crisippo, se chi nega che l'assenso avviene per volere del fato concedesse almeno che esso non ha luogo senza una

rappresentazione precedente, diverso sarebbe il ragionamento; se invece ammette che le rappresentazioni sono precedenti, senza

però concedere che l'assenso avviene per volere del fato, perché non sarebbe la causa immediata ed essenziale sopra

ricordata a muovere l'assenso, bada che non finiscano per sostenere la stessa tesi. Crisippo infatti, non concedendo che la

causa immediata ed essenziale dell'assenso riposi nella rappresentazione, non ammetterà nemmeno che tale causa sia

necessaria per il nostro assenso, in modo che, se tutto avviene per volere del fato, tutto avviene per cause precedenti e

necessarie; parimenti, coloro che dissentono da tale tesi, riconoscendo che non si dà l'assenso senza che lo preceda la

rappresentazione, sosterranno che, se tutto accade per volere del fato di modo che nulla avviene se non per il precedere di una

causa, è inevitabile ammettere che tutto accade per volere del fato; da ciò è facile comprendere come costoro dissentano a

parole e non nei fatti, poiché entrambi, chiarita e sviluppata la loro tesi, giungono a una conclusione identica.

  • Letteratura Latina
  • De Fato di Marco Tullio Cicerone
  • Cicerone

Ti potrebbe interessare

Link copiato negli appunti