Liceo del Made in Italy, cosa succede se non ci sono abbastanza iscritti. Le parole della preside Cristina Costarelli - Studentville

Liceo del Made in Italy, cosa succede se non ci sono abbastanza iscritti. Le parole della preside Cristina Costarelli

Cosa accade se i Licei del Made in Italy non raggiungono il numero di iscritti necessari per l'avvio dell'indirizzo scolastico? La presidente ANP del Lazio Cristina Costarelli: "Il dirigente non può attivare la classe".
Liceo del Made in Italy, cosa succede se non ci sono abbastanza iscritti. Le parole della preside Cristina Costarelli

La regola se non si raggiungono i requisiti

Le iscrizioni online al Liceo del Made in Italy si sono ufficialmente chiuse il 10 febbraio 2024, ma il numero degli iscritti totali alle scuole abilitate per l’avvio dell’indirizzo liceale si è dimostrato decisamente “povero”. Infatti, il numero globale di ragazzi che hanno accettato di frequentare il Liceo del Made in Italy è di 420 studenti. Sono solo questi ad aver deciso di aderire al “nuovo” progetto formativo su scala nazionale.

L’obiettivo dell’indirizzo superiore stabilito dal Governo di Giorgia Meloni, è quello di istruire gli studenti italiani a delle discipline portanti della formazione scolastica italiana, come la letteratura, le scienze e le materie economiche, cercando di renderli più consapevoli delle risorse del Paese e soprattutto maggiormente preparati in più ambiti, preparandoli meglio al mondo del lavoro.

Secondo la normativa imposta dal Ministero, qualora la struttura scolastica non riuscisse a raggiungere il numero di iscritti necessario per la partenza ufficiale della classe liceale, gli studenti dovranno scegliere un altro indirizzo scolastico. Quindi, gli alunni che hanno aderito al progetto formativo del Made in Italy potrebbero non riuscire a frequentare la scuola e dovranno optare una “seconda opzione”. E’ bene specificare che le strutture che hanno accettato l’avviamento del Liceo Made in Italy, suddivise in diverse regioni d’Italia, sono in totale 92, con una media di 4,5 iscritti per istituto.

L’episodio in un Liceo del Made in Italy a Crema

Interessante è ricordare un episodio accaduto in una scuola di Crema, dove si è registrata una sola iscrizione al Liceo del Made in Italy. Il dirigente scolastico, con la volontà di soddisfare l’alunno iscritto e avviare in via definitiva l’indirizzo liceale nel suo istituto, ha comunicato che avrebbe pensato ad un sorteggio per “spostare” gli iscritti del Liceo Economico-Sociale all’indirizzo “complementare” del nuovo progetto liceale.

Questo fatto, in parte, dimostra la fiducia e volontà di alcuni dirigenti scolastici di attivare il nuovo percorso formativo, ma da un lato si notano delle notevoli difficoltà di gestione, in caso di assenza dei requisiti necessari per l’avviamento ufficiale del Liceo del Made in Italy. In merito a questo episodio, ha comunicato la sua opinione anche la preside del Liceo Newton di Roma, Cristina Costarelli:

“In questi casi, il sorteggio dovrebbe essere un’ultima ratio, successiva ad altri criteri. Non si dovrebbe intervenire con un sorteggio quando c’è un discorso di non raggiungimento del numero minimo. In questo caso, infatti, tutti devono essere smistati. Il sorteggio, perciò, dovrebbe essere uno degli ultimi criteri di gestione, a cui si ricorre, invece,  nei casi in cui c’è la possibilità di accoglimento per alcuni e non per tutti”.

Le dichiarazioni di Cristina Costarelli, presidente dell’ANP del Lazio

Al quesito: “Cosa accade se non si raggiungono gli iscritti necessari per l’avvio del Liceo Made in Italy?” , la presidentessa dell’Associazione dei Presidi della regione Lazio (ANP), Cristina Costarelli ha specificato:

“Il dirigente non può attivare la classe. Quello che però si deve fare è cercare, in accordo con gli Uffici Scolastici Regionali, delle possibilità di iscrizione degli alunni all’indirizzo richiesto. Qualora questo non fosse possibile, come nel caso degli indirizzi che non hanno preso iscrizioni, si potrebbe arrivare alla necessità di dover chiedere ai genitori dei ragazzi di fare una scelta diversa. Quindi, occorre cercare un’altra eventuale possibilità di iscrizione nelle scuole vicine o comunque raggiungibili”.

A tal proposito, la Costarelli ha anche chiarito, riferendosi al Dpr n.81 del 2009, che il numero minimo di studenti per l’avvio della prima classe liceale è di 27, a meno che non ci siano casi di disabilità importante, facendo scendere il numero di iscrizioni a 20.

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