Erinni o Furie: chi sono nella mitologia greca o romana? - Studentville

Erinni o Furie: chi sono nella mitologia greca o romana?

Dopo le Muse e le Grazie, adesso tocca alle Erinni: chi erano nella mitologia greca? E le Furie della mitologia romana sono le omonime?

Erinni nella mitologia greca, Furie nella mitologia romana: scopriamo le dee della vendetta.

Dopo le Muse, patrone delle arti e le Grazie, adesso tocca alle Erinni. Le Erinni nella mitologia greca rappresentano la personificazione femminile della vendetta, soprattutto verso chi uccide la propria famiglia. Nella mitologia romana le Erinni diventano le Furie. Ma chi sono esattamente le Erinni nella mitologia greca? Di chi erano figlie? Quali erano i loro nomi? E le loro funzioni precise?

Erinni: chi sono e cosa fanno nella mitologia greca?

Secondo il mito, le Erinni nacquero dal sangue di Urano, ferito quando Crono decise di evitarlo. Tuttavia, una tradizione successiva a queste, le vuole figlie della Notte. Per placare la loro furia, venivano anche chiamate Eumenidi, dando loro offerte e sacrificando pecore nere. Altri nomi con cui sono note le Erinni sono Semnai o Potnie, Manie e Ablabie.

Solitamente le Erinni sono raffigurate come geni alati di aspetto femminile, con la bocca spalancata come se stessero urlando e con serpenti al posto dei capelli. Il loro aspetto è, dunque, quello di donne alate con serpenti in testa. In mano reggono delle armi, usate per torturare la vittima di turno (torce, fruste, carboni o anche tizzoni ardenti).

Il computo delle Erinni è quello di vendicare i delitti, con particolare predilezione per quelli compiuti contro la famiglia. Tale vendetta veniva portata a termine torturando l’assassino con le loro armi, fino a farlo impazzire.

Nella letteratura, le troviamo non solo nel mito di Oreste di Eschilo, ma perseguitano anche Alcmeone dopo l’assassinio della madre e torturano Pentesilea, rea di aver accidentalmente ucciso la sorella durante una battuta di caccia. Le troviamo anche nella Medea di Euripide: il coro prega le divinità affinché fermino la mano di Medea, posseduta dalle Erinni e in procinto di compiere un infanticidio per vendetta. Inoltre vengono citate anche da Dante come custodi della città infernale di Dite.

Erinni: la storia di Aletto, Megera e Tisifone

Nella mitologia greca sono tre le Erinni:

  • Aletto: figlia di Acheronte e della Notte (o di Gea secondo altre versioni) o nata dal sangue di Urano appena evirato da Crono, si pensa che il suo nome significhi “Colei che non riposa”, “Colei che non dà requie” o “Colei il cui nome non può essere pronunciato”. Nella mitologia romana il suo nome diventa Furina
  • Megera: il suo nome vuol dire “Invidiosa” e, infatti, era l’Erinni deputata all’invidia e alla gelosia. Era lei che spingeva a compiere delitti come l’infedeltà matrimoniale
  • Tisifone: suo compito era punire il parricidio, il fratricidio, il matricidio e l’omicidio in generale

Foto | Commons Wikimedia

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