Scuola di Moda: intervista a due esperte del settore - Studentville

Scuola di Moda: intervista a due esperte del settore

Due esperte ci introducono al mondo della Moda attraverso la loro esperienza

Lo IED – Istituto Europeo di Design presenta la scuola di Moda IED, una risposta completa ed esaustiva alle esigenze di formazione, sempre più diversificate e specializzate del Sistema Moda. I corsi della scuola di Moda IED mirano a formare tutte le figure importanti nell’ambito creativo così come nel settore gestionale e commerciale, all’ambito giornalistico.

Il corso di Moda si può frequentare a IED Venezia, Torino, Milano, Roma, Cagliari e Firenze e i corsi formano figure professionali quali Designer del gioiello, Fahion Designer, manager per Fahion Marketing e Fashion Stylist. StudentVille ha intervistato per voi due esperte della scuola di Moda: Silvia Zancarli e Mara De Longis.

Intervista Silvia Zancarli – Coordinatrice Fashion Marketing in italiano e Fashion Marketing and Communication presso IED Milano

1. Da cosa deriva secondo lei la presenza di così tanti lavori diversi nell’ambito della moda?

La moda afferisce a tantissimi campi del sapere e soprattutto parla in diversi modi con tantissimi interlocutori diversi. E’, inoltre, un’industria molto veloce e complessa, perciò vi è bisogno di molte figure al suo interno per svolgere i compiti di ricerca artistica, ideazione della collezione, ingegnerizzazione della stessa, pianificazione seguendo anche le risposte del mercato, identificazione dei canali di sbocco sia distributivi che di comunicazione, gestione delle consegne, gestione dei negozi, analisi delle performance…

2. In questo ambito lavorano anche buyer, product manager: figure certamente legate al Management. Si potrebbe dire che la moda è anche Management?

La Moda è certamente un ibrido. E’ un’industria, perciò evidentemente necessita di figure che gestiscano i processi, ma anche creativa e quindi costituita da persone che debbono poter creare e inventare. Le figure di management sono peculiari, perché debbono avere le competenze di gestione dei processi e strategiche, ma anche sufficientemente creative per interloquire all’interno dell’azienda e per fare delle scelte ponderate in questo ambito.

3. A che livello di inglese si tiene la disciplina di “Inglese per la Moda”, presente nel corso di Fashion Marketing?

E’ un livello intermedio. Gli studenti devono già conoscere la lingua inglese e durante i tre annidi corso acquisicono competenze relative alla terminologia tecnica e professionale per la modae per il marketing stesso.

4. Una disciplina nel corso di Fashion Marketing si chiama ‘’Fashion communication’’: in che senso è importante la Comunicazione in questo ambito?

La comunicazione è uno dei pilastri dei marketing, una delle discipline su cui si regge una strategia ben articolata. La comunicazione in questo corso viene trattata soprattutto dal punto di vista strategico, non tralasciando alcuni alcuni aspetti tecnici ed esecutivi.

Intervista a Mara De Longis – direttore area Fashion IED Roma

1. Nell’ambito della moda sono presenti moltissime figure professionali: come è possibile trovare il lavoro giusto per sè nella moda?

Oggi ‘l’industria moda’ offre moltissime opportunità di lavoro. Alle professionalità piu conosciute come lo stilista, lo stylist o il modellista, si affiancano profili nuovi come ad esempio il cool hunter, il cosiddetto cacciatore di tendenze; il brand manager, colui che si occupa della strategia del marchio; il visual merchandiser, addetto alla presentazione dei prodotti nei punti vendita; il personal shopper ovvero un consulente personale che accompagna il cliente negli acquisti. Fondamentale per ognuna di queste professionalità è la formazione di base, ovvero una cultura della moda, e una conoscenza approfondita del settore e delle esigenze del mercato. Per questo allo IED cerchiamo di fornire gli strumenti per approcciare alle diverse professionalità imparando a conoscere tutte le possibilità che questo settore offre. Tutto questo naturalmente mantenendo alta l’attenzione sulle attitudini dei singoli studenti.

2. Che consigli darebbe a chi ha l’aspirazione di diventare fashion editor?

Sicuramente il Fashion Editor, che ha il compito di ‘raccontare lo stile’, deve saper coniugare l’immagine con la parola, dimostrando una grande visione d’insieme e la capacità di intuire i percorsi creativi superando il semplice racconto. E’ fondamentale per una figura di questo tipo la conoscenza della storia della moda, la curiosità e l’osservazione di tutto quello che abbiamo intorno.

3. Nel corso di ‘’Fashion Stylist ed Editor’’ viene data molta importanza alla conoscenza della Computer Graphic e alle abilità di rielaborazione dell’immagine digitale: può spiegare come mai?

Il Fashion Stylist si occupa di progettare e strutturare l’immagine di un brand. L’obiettivo del percorso che proponiamo in IED è la formazione di un professionista in grado di relazionarsi con fotografi, registi e altri operatori nel campo dell’immagine. Per questo la formazione che cerchiamo di dare è trasversale e prevede una didattica orientata ad un’ ottima base culturale unita ad una buona conoscenza degli strumenti tecnici legati alla fotografia e al video.

4. E’ necessario avere particolari abilità nel disegno prima di affrontare il corso, ad esempio, di Design del gioiello?

L’obiettivo del percorso IED è proprio fornire gli strumenti necessari per esprimere le proprie abilità tecniche e creative nel campo del Fashion Design o del Design del Gioiello. Questo avviene con corsi specifici di disegno e illustrazione manuale e digitale durante tutti e tre gli anni di corso. Le abilità nel disegno non sono un requisito indispensabile per approcciarsi ai corsi di progettazione.

IED è presente in queste città: Milano, Roma, Torino, Venezia, Firenze, Cagliari e offre corsi di Visual Communication, scuola di Moda, Design e Management e Comunicazione.

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