Tesina - Libertà e partecipazione - Studentville

Tesina - Libertà e partecipazione

la tesina è un'analisi del concetto di libertà dal punto di vista srorico, filosofico, letterario e artistico. l'uguaglianza e la libertà nella storia _la rivoluzione russa _il movimento del sessantotto: una rivolta mondiale e generazionale _i

Tesina: Umanistica[br] Di: Gianmario M. [br] Tipo Scuola: Liceo Scientifico [br][br] [b]Abstract:[/b] [br]La Russia all’inizio del XX secolo costituiva uno degli ultimi baluardi del potere monarchico-imperiale e autoritario in Europa, principalmente perché le idee illuministiche francesi che avevano fatto da base culturale alla Rivoluzione francese non erano giunte agli operai e ai contadini russi. Ne è prova una divisione di classi molto simile al modello feudale che andava a scontrarsi con una spinta di modernizzazione sempre più accentuata, e questo portò alla formazione, sul versante politico, di partiti di opposizione che contrastassero il potere dello zar, che si sentiva legittimato direttamente da Dio e l’attività politica era sottoposta a uno stretto controllo poliziesco. Si sviluppò così il Partito costituzionale-democratico,il “partito dei cadetti”, che di ispirazione borghese liberale mirava alla formazione di un parlamento elettivo, nel 1901 nacque il Partito socialrivoluzionario, che raccoglieva le fila del populismo russo, con un programma di redistribuzione della terra e di una società che esaltasse la comunità contadina come modello di tradizione comunitaria. Nel 1903 però il Partito si disciolse per un profondo dissidio tra i menscevichi, più moderati guidati da Mortov, e i bolscevichi, ovvero la parte rivoluzionaria del partito guidata da Lenin. Il confronto tra le due parti del partito aveva come culmine la concezione di potere e di partito in quanto alla posizione bolscevica di un ristretto e combattivo manipolo di quadri rivoluzionari fortemente centralizzato, mentre per i menscevichi doveva configurarsi un’ampia organizzazione di massa aperta a tutti. Con la rivoluzione del 1905 nacquero per la prima volta i soviet dei lavoratori, che secondo i bolscevichi come esperienza bastò a dimostrare che la classe operaia diventava la nuova protagonista della rivoluzione insieme alla massa dei contadini. Nel 1917, in seguito alla rivoluzione di febbraio e alla successiva abdicazione dello zar Nicola, si diede vita ad un duopolio di potere in cui il governo, liberale moderato, provvisorio di L’vov era contrastato dal soviet di Pietrogrado. Anche nel soviet però non mancò il dissidio:i menscevichi avevano l’idea che la rivoluzione di febbraio fosse il massimo traguardo raggiungibile in Russia mentre la parte bolscevica rimaneva nella convinzione che solo un capovolgimento radicale avrebbe consentito di costruire uno stato democratico e libero davvero

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