Alessandro Barbero: l’emozionante addio all'università e i suoi nuovi progetti nella divulgazione storica - Studentville

Alessandro Barbero: l’emozionante addio all'università e i suoi nuovi progetti nella divulgazione storica

Dopo l'ultima lezione a Vercelli, gli studenti hanno salutato il celebre storico torinese con applausi commossi. Barbero, diventato ormai un’icona social, si ritira dall'insegnamento universitario ma promette di continuare la sua missione di divulgatore.
Alessandro Barbero: l’emozionante addio all'università e i suoi nuovi progetti nella divulgazione storica

L’illustre storico Alessandro Barbero ha salutato l’Università del Piemonte Orientale Amedeo Avogrado di Vercelli con una lezione emozionante sulle “Cronache della IV Crociata”. Gli studenti, che da settimane attendevano questo momento, hanno tributato un lungo applauso al professore a testimonianza dell’affetto e della stima che hanno maturato nei suoi confronti.

L’annuncio della pensione è giunto da un suo fedele allievo e appassionato, Francesco Delogu, creatore del primo contenitore delle videoconferenze di Barbero durante la pandemia. Nel corso degli anni, Barbero è diventato, a sua insaputa, un vero e proprio storico-influencer, raggiungendo un vasto pubblico proprio grazie ai social media. Il video dell’ultima lezione è stato pubblicato sui social dall’account @primo_vassallo (account di un suo grande fan creato quattro anni fa e che oggi comprende un canale YouTube, una pagina Facebook e profilo su TikTok, Instagram e Threads).

Il docente riservato e il successo virale

Alessandro Barbero, 64 anni, è da sempre noto per la sua riservatezza nonostante le grandi capacità affabulatorie. Dopo la Maturità classica al Cavour di Torino, la laurea in Lettere con una tesi sul mito angioino e un dottorato alla Normale di Pisa, è stato ricercatore all’Università Tor Vergata di Roma per poi iniziare la carriera accademica nel 1998, quando diventa professore associato all’Università del Piemonte Orientale, dove poi è diventato professore ordinario del 2002.

Il suo successo, però, non si è limitato alle aule universitarie: autore prolifico, ha vinto il Premio Strega nel 1996 con il romanzo “Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle, gentiluomo”, e ha intrapreso la carriera televisiva, collaborando con Piero Angela e conducendo programmi come “a.C.d.C.” su Rai Storia e documentari su Dante Alighieri.

La nuova fase della sua carriera: il pensionamento non è un addio

L’annuncio della pensione di Barbero non significa un addio alla scena culturale. L’esperto del Medioevo ha infatti confermato che continuerà la sua attività di divulgatore, promettendo nuovi interessanti contributi. La sua presenza nei social media e la partecipazione a programmi televisivi e podcast di grande successo lo rendono una figura accessibile e amata, particolarmente tra le nuove generazioni. Il suo successo si può misurare attraverso i numerosissimi meme che giocano sul suo entusiasmo e sulla sua grande dialettica o il tutto esaurito alla sua ultima conferenza (990 posti), dove raccontava di San Francesco e di un curioso parallelismo con il funzionamento delle multinazionali odierne.

Con la sua umiltà e il suo approccio coinvolgente alla storia, Alessandro Barbero è riuscito negli anni a conquistare migliaia di appassionati. La sua capacità di rendere accessibile e avvincente il passato rimarrà un elemento distintivo della sua figura: la sua ultima lezione all’università è stata un commovente addio alle aule universitarie, ma il suo viaggio nella divulgazione storica continuerà verso nuovi orizzonti da esplorare, garantendo nuove emozionanti scoperte anche in questa nuova fase di carriera.

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