Colazione dei Canottieri: analisi e tecnica pittorica - StudentVille

Colazione dei Canottieri: analisi e tecnica pittorica

Colazione dei Canottieri: tutto quello che bisogna sapere sul dipinto

Conoscete il famoso dipinto di Renoir? Forse è bene andare per ordine, conoscere Renoir? Impossibile non conoscerlo, o almeno incontrato una volta nella vita sui libri di scuola. Fantastico pittore e artista dell’Impressionismo che ha segnato un’epoca. Oggi ci soffermeremo su uno dei suoi importati dipinti, ovvero la Colazione dei Canottieri: è un dipinto olio su tela databile al 1880-1882 e conservato alla Phillips Collection di Washington. Fu uno degli ultimi dipinti che Renoir fece, prima del viaggio in Italia. In quest’opera si avverte chiaramente il bisogno che l’artista ha di avere una nuova forma e un nuovo indirizzo stilistico. Renoir, infatti, tende a una maggiore costruttività delle figure ritratte e ne modella marcatamente gli incarnati. Quello che contraddistingue il dipinto è l’utilizzo dei colori, ma non solo, anche la giusta e perfetta posizioni di questi che rendono le figure quasi reali. Il dipinto fu eseguito sotto una buona provocazione da parte Emilie Zola, il quale, riguardo agli impressionisti, aveva detto “che nessuno di loro ha compreso con forza e chiarezza la nuova formula, che troviamo frammentata in tutti i quadri che producono” e in più affermò che i pittori poche volte mantengono le promesse fatte. Renoir d’altro canto rispose alla provocazione in un modo piuttosto esemplare, cioè iniziando il dipinto nel 1880 e nel 1882 presentata alla settima mostra degli Impressionisti, accolta anche in modo molto positivo.

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Colazione dei Canottieri: analisi del dipinto di Renoir

Uno dei più grandi capolavori di Renoir esige anche un’analisi come si deve. Ed è per questo che non sottovaluteremo nulla, includendo con attenzione anche i piccoli dettagli. Le dimensioni sono 129,5×172,5 cm, questo dipinto è eccezionale sotto tutti i punti di vista, colori e contrasto che rendono i personaggi del tutto moderni, dentro un’atmosfera allegra e solare. Fantastica l’opera perché è semplice così come si vede, senza nascondere misteri e significati che chiaramente non si potrebbero percepire: si tratta di una colazione tra amici, che scambiano quattro chiacchiere prima di andare a lavoro. Il luogo della colazione non è scelta a caso, infatti è ritratto “La Fournaise”, che si trovava nella piccola città di Chatou. Sapeva bene che questo locale era uno dei più importanti, frequentata tutto da canottieri, ecco anche da dove ha origine il nome del dipinto. Nell’opera, si vede in primo piano anche una donna che sta giocando con un cagnolino, è Aline Charigot, la quale al tempo era solo un’amica di Renoir, ma successivamente divenne sua moglie. La tavola imbandita ha anche un segno particolare, se si guarda con attenzione si può notare come ci sono dei pezzi di un pranzo appena consumato, c’è della frutta e del vino. Si tratta della tradizionale “natura morta” inserita in un quadro più grande come se fosse “un dipinto nel dipinto”.

Colazione dei Canottieri: tecnica utilizzata

Ma qual è la cosa e la particolarità che contraddistingue tutto il dipinto e lo rende unico nel suo genere? Qual è la tecnica utilizzata? Di certo l’alternanza dei colori da caldi a freddi. Ci sono tonalità che variano dal bianco all’azzurro tranquillamente accostati a tonalità calde come il rosso, il giallo  e l’arancione. Il quadro è un continuo confronto tra colori freddi e colori caldi, colori scuri e colori chiari, colori primari e complementari. Il netto contrasto che si vede chiaramente è segno di una forte maturità che con il tempo e l’esperienza contraddistingue l’artista e la sua tecnica nel fare che più che dipinti sono dei veri e propri capolavori. Usa ogni singolo colore con forti significati, mai a caso, donando alla scena una grande bellezza e tranquillità. Infine per quanto riguarda la tecnica utilizzata per i personaggi, ogni singolo ha un proprio spessore e carattere che si può chiaramente intravedere, è proprio lo spessore a far risaltare tutti i protagonisti, i quali sembrano quasi “venir fuori” dalla tela!

 

  • Tesine

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