ChatGPT in Italia: le nuove regole per una navigazione più sicura - Studentville

ChatGPT in Italia: le nuove regole per una navigazione più sicura

La società americana che ha creato ChatGPT ha stabilito una serie di restrizioni per gli utenti under13 e per la fascia da 13 a 17 anni al fine di rendere più sicuro l’utilizzo dell’intelligenza artificiale da parte degli utenti più giovani e vulnerabili.
ChatGPT in Italia: le nuove regole per una navigazione più sicura

Dal primo maggio 2023 ChatGPT è tornata disponibile anche in Italia dopo una breve pausa dettata dalle restrizioni del Garante della Privacy. Il nuovo rilascio è stato accompagnato da importanti revisioni delle politiche d’uso, in particolare per quanto riguarda l’età minima degli utenti.

OpenAI, la società che sviluppa questa potente piattaforma di intelligenza artificiale, ha infatti introdotto nuove direttive con l’obiettivo di garantire un uso più responsabile e sicuro del servizio. Una delle modifiche più significative riguarda l’accesso degli utenti in base all’età.

Le restrizioni per i giovani utenti italiani

In linea con le normative sulla privacy e la sicurezza dei dati, è assolutamente vietato l’uso di ChatGPT ai minori di 13 anni. Questa decisione riflette la consapevolezza di OpenAI riguardo la necessità di tutelare i più giovani dai potenziali rischi associati a un utilizzo improprio, e molte volte inconsapevole, delle piattaforme online.

Le restrizioni più rilevanti poi si applicano alla fascia di utenti di età compresa tra i 13 e i 17 anni. Per loro sarà necessario un passaggio aggiuntivo prima di poter accedere a ChatGPT: il consenso dei genitori o dei loro tutori legali. Questa misura è stata introdotta per rafforzare la protezione dei minori online, garantendo che i giovani siano adeguatamente supervisionati nell’utilizzo di tecnologie avanzate.

Nessuna restrizione invece per gli utenti maggiorenni, sottolineando la volontà di OpenAI di rendere la tecnologia accessibile a un vasto pubblico adulto. Questo, tuttavia, viene accompagnato da un impegno a promuovere la consapevolezza sull’uso etico e informato dell’intelligenza artificiale.

Le decisioni sulle restrizioni per l’accesso alla piattaforma sono state accolte positivamente dalla maggior parte degli utenti, in particolare quella di richiedere il consenso dei genitori per gli utenti di età compresa tra i 13 e i 17 anni, poiché rafforza la responsabilità condivisa tra i genitori e la società per garantire una navigazione sicura per i giovani.

Cos’è ChatGPT

Per chi ancora non lo sapesse, ChatGPT è una delle più avanzate applicazioni di intelligenza artificiale nel campo del linguaggio naturale che utilizza modelli di apprendimento automatico per generare risposte linguistiche coerenti e contestualmente adeguate alle domande e alle interazioni degli utenti.

ChatGPT è stata creata da OpenAI, società con sede negli Stati Uniti fondata nel dicembre del 2015 a San Francisco. OpenAI è un’organizzazione di ricerca sull’intelligenza artificiale che mira a sviluppare e promuovere l’IA in modo sicuro e benefico per l’umanità. La società è nota per i suoi avanzati progetti nel campo dell’apprendimento automatico e dell’IA, tra cui la serie di modelli GPT (Generative Pre-trained Transformer), che include ChatGPT.

Con questa recente evoluzione nelle politiche d’uso, OpenAI dimostra il suo impegno non solo verso l’innovazione tecnologica, ma anche verso la promozione di un utilizzo responsabile e sicuro della sua piattaforma. La consapevolezza dell’azienda riguardo ai rischi associati all’uso dell’intelligenza artificiale, specialmente per gli utenti più giovani, è un passo significativo verso la creazione di un ambiente online sicuro e inclusivo per tutti.

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