Cinquanta sfumature di grigio è un romanzo scritto nel 2011 dalla scrittrice inglese E. L. James (pseudonimo di Erika Leonard) ed è il primo volume di una trilogia di romanzi che prosegue con Cinquanta sfumature di nero e Cinquanta sfumature di rosso. Si tratta di un libro che ha fatto parlare il mondo con le sue 3 milioni di copie vendute nella prima settimana di uscita e per il fatto che è stato in classifica per moltissimo tempo: alcuni hanno storto il naso, altri sono entusiasti. Dal libro è stato tratto un film che arriva il cinema il 14 febbraio 2015 con Jamie Dornan e Dakota Johnson
La storia nasce come fan fiction ispirata a Twilight, la nota saga di vampiri, licantropi e… una ragazza umana contesa tra due spasimanti. La storia delle Cinquanta sfumature ha un plot simile: un bello e impossibile, una ragazza bella impacciata ed inammorata, delle complicazioni, dei pretendenti e il dramma delle scelte. Ma il dramma delle scelte, qui, affronta temi ben diversi del vampirismo: parla di dominazione, sadismo e una ricchezza sfrenata.
Cinquanta sfumature di grigio: alcune frasi
In rete impazzano raccolte di frasi di Cinquanta sfumature di grigio e ci sono alcune pagine su Facebook che pubblicano quelle più spinte. L’incipit del romanzo è il seguente:
Mi guardo allo specchio, arrabbiata e delusa. Al diavolo i miei capelli, che non vogliono saperne di stare a posto, e al diavolo Katherine Kavanagh, che si è ammalata e mi sottopone a questa prova. Dovrei studiare per gli ultimi esami, che saranno la settimana prossima, e invece eccomi qui a cercare di domare questa chioma ribelle. “Non devo più andare a letto con i capelli bagnati. Non devo più andare a letto con i capelli bagnati.” Recitando più volte questo mantra tento, di nuovo, di addomesticarli con la spazzola. Contemplo esasperata la diafana ragazza castana con gli occhi azzurri, troppo grandi per il suo viso, che mi fissa dallo specchio, e depongo le armi. La mia unica possibilità è legarli in una coda e sperare di avere un aspetto almeno presentabile.
Ecco invece alcune frasi tratte dal libro:
- È il momento di alzarsi, piccola. Sto per accendere la luce. Voglio inseguire l’alba insieme a te. Buongiorno, splendore.
- Mi prende la mano e se la porta lentamente verso la bocca, poi la bacia con tenerezza sul dorso, un gesto così romantico e all’antica che mi fa balzare il cuore in gola.
- Un luogo tra la fantasia e la realtà, un luogo dove non ci sono limiti, né assoluti né relativi.
- Piango per ciò che non c’è mai stato… per le mie speranze e i miei sogni infranti, per le mie aspettative finite nel nulla.
- Bisogna baciare molti rospi prima di trovare il principe.
- La mia ragionevolezza scompare quando siamo insieme, è questa la profondità del mio sentimento per te.
- Perché non mi hai detto che gli uomini sono pericolosi? Perché non mi hai messo in guardia? Le gran dame sanno come difendersi perché leggono romanzi che parlano di questi artifizi.
- Non riesco a credere che il mondo mi stia crollando addosso, che tutte le mie speranze e i miei sogni vadano in pezzi. No, no, non pensarci. Non adesso, non ancora.
- Gli uomini non sono poi così complicati. Sono creature molto semplici e lineari. Di solito dicono quello che pensano, e noi passiamo ore ad analizzare le loro frasi, quando il loro significato è evidente. Se fossi in te, lo prenderei alla lettera.
- Non dare di te stessa un vago giudizio morale basato su quello che potrebbero pensare gli altri.
Cinquanta sfumature di grigio: la trama
a cura di Manila Benedetto – 16 luglio 2012
Christian Grey è un 28enne straricco, amministratore delegato di un impero che si è costruito con la sua abilità strategica, bellissimo, affascinante e misterioso. Anastasia Steel è una laureanda appassionata di letteratura, bella ma non appariscente, timida e intelligente. Il loro fortuito incontro per un’intervista scatena l’interesse di Christian Grey che decide di conquistare l’impacciata Ana. Inizia il corteggiamento e con esso si svelano alcuni segreti di Chris: in realtà lui è un Dominatore, un amante del sadismo, fissato con il comando e il controllo, in casa sua è allestita una Stanza dei Giochi piena di ogni genere di attrezzo, stipula con le sue Sottomesse un contratto che prevedere regole da seguire e vorrebbe che la sua sedicesima Sottomessa fosse Anastasia Steel. Ma la giovane (ha solo 21 anni) Ana nonostante sia già innamorata del giovane, non è così propensa a firmare il contratto senza decidere alcune condizioni (detti anche Limiti Assoluti)…
La storia si fa avvincente. Sesso (molto), sottomissione, possesso, ma anche il passato triste di Chris, la voglia di indipendenza di Ana, l’amore che arriva pian piano, la diffidenza della ragazza verso certe pratiche estreme che diminuisce, la ricchezza sfrenata che comanda tutto. Ben presto ci troviamo affondati nella lettura, travolti, tifando per uno o per l’altra, o forse per entrambi, meditando anche noi sulla decisione da prendere davanti a quel contratto, condividendo talune scelte e sentendoci feriti per alcuni atteggiamenti. Fino ad un finale emozionante ed atteso, inaspettato e un po’ triste: dopo aver provato il vero dolore nella Stanza dei Giochi, Ana lascia Chris. Ha paura di dove possa arrivare.
Il libro finisce così, ci lascia con il fiato sospeso, ci lascia con l’amaro in bocca. Ci lascia con l’attesa del secondo capitolo della saga (eh sì, perché da brava fan fiction di Twilight, la storia è divisa in diversi libri), Cinquanta sfumature di Nero. A cui seguirà anche Cinquanta sfumature di Rosso.
Cinquanta sfumature di grigio: la recensione
Chiuso il libro mi son letta qualcosa in giro a riguardo. E ho scoperto che in molte (chissà perché le recensioni sono quasi tutte femminili) hanno criticato il volume: da una parte lo stile di scrittura, dall’altra l’argomento della storia.
Punto uno: stile di scrittura? Ma davvero ci avete fatto caso? Confesso: nonostante la mia ossessione per l’italiano, presa dalla storia non mi sono affatto accorta delle scelte stilistiche. Non mi interessava, ero lì a leggere, vorace, pensavo ai risvolti psicologici dei personaggi (che in questo primo libro sono molto interessanti), alle scelte che avrebbero fatto, mi entusiasmavo per alcune, scuotevo la testa con disappunto per altre. E poi, la bellezza è un vizio di forma.
Punto due: l’argomento sadismo. Ho letto in giro recensioni e commenti in cui si dice “la storia è assurda, è impossibile, non esiste che le donne dicano sì a certe pratiche”. Ora, io la critica che farei è un’altra: l’autrice non ha studiato a fondo il mondo sadomaso, perché ha commesso alcuni piccoli errori nella descrizione della Stanza dei Giochi. Perché, signore mie, il sadomasochismo esiste, non è assurdo, non è impossibile, ed anzi, sono moltissimi i fan di certe pratiche. Se poi sotto “l’assurdo” vogliamo metterci la questione bellissimo-tenebroso-e-ricchissimo che sceglie una ragazza-anonima-e-impacciata, beh, è vero, succede solo nei film e nei romanzi, ma perché dire impossibile? Improbabile, caso mai.
Insomma, mentre nel mondo tutti lo criticano ma tutti lo leggono (e le vendite sono alle stelle), io vado controcorrente e vi dico: leggete questo primo libro, non ve ne pentirete.