Sembra che il nuovo anno 2024 inizi alla grande, con una ricerca rilevante di nuove figure professionali in molteplici settori. Ci sono, però, delle incongruenze tra il numero di assunzioni programmate e i posti di lavoro che sono coperti ufficialmente. Infatti, secondo l’indagine del Sistema Informativo Excelsior, voluto da Unioncamere e ANPAL (Agenzia Nazionale Politiche Attive Lavoro), sono previste 508.000 nuove assunzioni per il mese di gennaio, ma si registrano ad oggi 250.000 posti di lavoro scoperti.
I motivi di questa disparità? Secondo lo stesso Bollettino Excelsior, sembrerebbe che manchino candidati volenterosi per i molteplici ruoli professionali offerti. Inoltre, tutti coloro che si presentano ai colloqui e vengono assunti in seguito, sembra che non abbiano la formazione adeguata per svolgere le mansioni affidate.
E’ un dato di fatto che negli ultimi anni la manodopera italiana ha perso diverse competenze, le quali sono state esportate all’estero indebolendo le aziende nazionali e le proprie forze lavoro. Questo fenomeno si evidenzia soprattutto in alcune professioni, non necessariamente operaie o pratiche, ma anche in ruoli di responsabilità e di progettazione.
Per tali ragioni, vi sono alcune posizioni che sono difficili da “coprire” e che rimangono vacanti anche per diversi mesi, prima che qualcuno si presenti al colloquio.
Le mansioni maggiormente richieste
I settori lavorativi in cui vi è una maggiore difficoltà di reclutamento personale sono i seguenti:
- Meccanica: sono molto richieste figure professionali addette alla gestione di macchinari e impianti quali torni, frese, centri di lavoro, saldatura e assemblaggi tecnici di minuteria.
- Progettazione: mancano progettisti adeguatamente preparati e formati in diversi settori, a partire da quelli più tecnici per arrivare a quelli che si dovrebbero occupare alla progettazione di impianti di sicurezza.
- Farmacia e industria farmaceutica: si avverte una carenza di personale farmaceutico sia nel singolo punto vendita, sia nelle aziende di produzione, di ricerca e sviluppo dei farmaci. Una percentuale di riferimento è di oltre il 90%.
- Analisi e laboratorio: sono sempre meno i giovani scienziati che vogliono cimentarsi in laboratori di ricerca e analisi, soprattutto nel settore delle scienze della vita.
- Industria tessile: il settore tessile risente indubbiamente della concorrenza della Cina e dei Paesi dell’Est Europa. La crisi del comparto è accentuata anche dall’assenza di personale italiano competente e formato, che possa prestare la propria professionalità all’interno delle grandi aziende. Un sottosettore in cui vi è maggiore richiesta è quello del confezionamento.
Un aspetto, comunque positivo è che aumentano la domanda e la richiesta lavorativa, con un incremento dello 0,9% a gennaio 2024 rispetto a gennaio 2023. Nel trimestre da gennaio a marzo, saranno attivati circa 1,4 milioni di contratti con un aumento del 5,3%. Alcuni degli ambiti interessati da richieste maggiori di professionisti saranno quelli dedicati ai servizi alla persona e ai settori di costruzione e commercio.
Quale tipologia di contratti verrà prevista maggiormente per il 2024?
Il contratto a tempo determinato per il 2024 sarà la proposta preferita dai datori di lavoro, con una percentuale di circa il 40,5%. Un importante aumento, sarà previsto anche per i contratti a tempo indeterminato, con una programmazione di 129.000 reclutamenti, con un incremento indicativamente di 7.000 unità rispetto all’anno precedente.
Circa il 30% delle assunzioni interesserà giovani con il diploma di maturità e professionale, mentre il 19% riguarderà i neolaureati.
Inoltre, sono ricercate oltre 7.000 unità in molteplici settori come quello della ristorazione e dell’industria alimentare, dei servizi operativi, del settore turistico e delle costruzioni. L’indagine condotta dal Sistema Informativo Excelsior ha registrato che le regioni in cui si smisteranno di più le posizioni professionali proposte saranno il Veneto, la Lombardia, il Lazio e l’Emilia Romagna.
Il Nord Ovest e il Nord Est d’Italia saranno le aree in cui verranno assunte le maggiori unità con poco meno di 300.000 reclutamenti complessivi. A seguire vengono l’Italia Meridionale e le regioni centrali con circa 215.000 unità.