Licei, la bufera per le pubblicità troppo classiste
Non riusciamo a credere alle nostre orecchie e invece è tutto vero: alcuni licei sono sotto accusa a causa di pubblicità troppo classiste. Sul portale del Miur sono state pubblicate delle schede fondate su studenti appartenenti alla borghesia medio-alta e che valutano positivamente la presenza minima di studenti stranieri nelle loro classi. Tutto ciò ha provocato tanto dissenso e malumore, soprattutto perché le scuole che hanno sfruttato questo tipo di pubblicità sono scuole antiche e abbastanza famose. Fa indignare il fatto che la scuola, ambiente in cui in teoria dovrebbe essere insegnato il rispetto per gli altri e soprattutto l’uguaglianza, sia al centro di questa polemica e che dimostra di aver fallito in qualcosa. Vediamo i casi delle scuole macchiate di pubblicità classista.
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Licei sotto accusa per pubblicità classiste: Visconti di Roma
Si tratta di uno dei licei classici più antichi di Roma, molti personaggi illustri lo hanno frequentato e questa scuola gode di grande fama e prestigio. L’Ennio Quirinio Visconti di Roma avrebbe detto che la sua scuola è frequentata da studenti italiani appartenenti alle famiglie di estrazione medio-alta borghese, che sono la maggior parte italiani e che non vi è alcun disabile. Quest’ultima affermazione ha provocato molta indignazione in quanto è come se avesse voluto dire che non essendoci alunni con disabilità, di conseguenza non ci sono impedimenti al percorso scolastico. Purtroppo non è finita qui, vediamo insieme gli altri casi.
Licei sotto accusa per pubblicità classiste: Falconieri di Roma
Questo è un ulteriore esempio di quanto la scuola, in qualche modo, a volte fallisca nei suoi obiettivi. Il liceo classico parificato Giuliana Falconieri di Roma Parioli si è lasciato andare ad affermazioni altrettanto scomode e poco carine. Parlando dei suoi studenti avrebbe affermato che provengono tutti da famiglie appartenenti alla medio alta borghesia, che non ci sarebbe posto per la gente più povera e/o per i nomadi e che, nonostante in passato sia stata data la possibilità anche a figli di portieri di frequentare la scuola, l’integrazione tra questi ultimi e i rampolli della borghesia sarebbe stata impossibile.
Licei sotto accusa per pubblicità classiste: il D’oria di Genova
Anche nel capoluogo ligure, nel liceo classico D’oria, sono state fatte affermazioni che hanno decisamente toccato il ridicolo. Anche qui, purtroppo, si continua solo a parlare di studenti appartenenti a famiglie benestanti facendo intendere che l’eventuale presenza di studenti poveri rovinerebbe l’immagine dell’istituto.
Licei sotto accusa per pubblicità classiste: il Parini di Milano
Per finire la carrellata di istituti che si sono macchiati di fare pubblicità classista, vi parliamo del liceo classico Parini di Milano. Di questa scuola si dice che proprio per elevare il livello degli iscritti sarebbe utile garantire la provenienza da famiglie benestanti e dover ricorrere a casi di esclusione se gli studenti rischiano di far scendere il livello dell’istituto.