Tesina - E il naufragar...verso una deriva di <<sa - Studentville

Tesina - E il naufragar...verso una deriva di <<sa

questo tema ha preso forma in primis riflettendo sulla vita e sul pensiero di karl jaspers e di giacomo leopardi che io considero due fra i più grandi uomini mai esistiti, ai quali poi ho ritenuto pertinente collegare la prima fase della poetica ungaret

Tesina: Umanistica[br] Di: nausica S. [br] Tipo Scuola: Liceo Classico [br][br] [b]Abstract:[/b] [br]…Capita, talvolta, quando il buio ha già da molto steso le sue scure dita sulla città, dissolvendo i netti contorni delle cose nell’indefinito, di non riuscire ad abbandonarsi ad un piacevole sonno ristoratore. Allora la mente vaga perdendosi fra pensieri vecchi di un giorno, una settimana, un mese, un anno, anni… forse perfino pensieri “ancestrali” che nemmeno sapevi fossero nascosti nelle profondità del tuo animo…Invece ci sono: pensieri che si mescolano, assumono forme nuove, rigenerandosi in piccole-grandi intuizioni decisive per la vita. Ed è inquietudine: <<perché non ho compreso prima?>> << Forse se avessi saputo…>>, ma è anche stupore di sentirsi vivi, di essere così disperatamente attaccati al proprio respiro perché in esso il semplice battito del cuore si avverte come misterioso ticchettio che scandisce la ricerca di qualcosa al di là di noi stessi … “Ah, forse s’io avessi l’ale più felice sarei” e raggiungerei l’immensità? L’uomo, però, non è fatto per vivere ad “alte quote”, il suo habitat è la terra, un piccolo globo roteante nell’universo, la sua prima fatica è fare i conti con la decadenza incombente di tutte le cose, con la morte…Questo fragile essere vivente, forse il più debole di tutti, è come se “morisse” un po’ ogni giorno, trovandosi al cospetto dei propri limiti. Non può essere tutto ciò che vorrebbe, non può fare tutto, non può progettare nemmeno ventiquattr’ ore precisamente come le vorrebbe, non può prevedere la diretta conseguenza di ogni sua azione. Tutte le sue facoltà, arrivate ad un certo punto, non possono più andare oltre. Egli, quindi, non può mai raggiungere una meta definitiva né può vantarsi di aver trovato “la chiave segreta del mondo” o, tanto meno, la verità…Può, però, cullarsi nell’illusione di essere onnipotente, di poter fare tutto specialmente in un’epoca, come la nostra, nella quale le possibilità sembrano infinite e tutte realizzabili, e falsi miti e deliri d’onnipotenza si svendono al primo acquirente. Ci sono però momenti nei quali non si può fare a meno di scontrarsi violentemente con quei limiti: situazioni di sofferenza che fanno provare sulla propria pelle che non tutto si può controllare né cambiare. Vivendole, ci si accorge sempre più di come tutta la vita sia naufragio, un continuo divenire che può portare al nulla o ad una possibilità di salvezza per l’uomo, una corda tesa fra il cielo e l a terra. Questa tesina, non è altro che la prova di come si possa giungere con dignità, dopo aver combattuto e resistito, ad un dolce naufragare…. Nausica Strever

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