Tesina: Umanistica[br] Di: chiara D. [br] Tipo Scuola: Liceo Scientifico [br][br] [b]Abstract:[/b] [br]Introduzione al percorso Lâidea di relazionare un percorso disciplinare sul tema del notturno è nata per caso, o meglio, in un momento in cui non pensavo alla scuola. Da diversi anni frequento il conservatorio di musica nella classe di pianoforte e Chopin, col tempo, è diventato il mio âpane quotidianoâ. La sua musica mi appassiona, mi affascina, mi entusiasma, soprattutto i suoi valzer e i suoi notturni. Proprio suonando un notturno è nata lâidea di questa tesina e subito, spontaneamente, ho trovato i collegamenti con le altre materie, in modo da creare un lavoro che avesse come caratteristica la multidisciplinarietà . In particolare, ho scelto di iniziare spiegando brevemente cosâè il notturno come forma musicale, passando allâanalisi di alcuni versi di Leopardi, Pascoli, DâAnnunzio e Ungaretti con uguale tema, considerando la poesia come unâarte, come una musica che avvolge lâimmaginario poetico. Ho poi analizzato il tema della notte da un diverso punto di vista, attraverso Petronio, il celebre poeta latino del I secolo d.C. e un passo della sua opera, il Satyricon e, in particolare, la favola milesia della Matrona di Efeso, di ambientazione notturna e anche un altro brano di chiara impronta folkloristica (legato al tema dei lupi mannari). Il tema della notte è spesso associato ai sogni e a ciò che essi riescono a trasmetterci: Freud li studiò e ne trasse importanti conclusioni, soprattutto per la cura dei suoi pazienti. Il sogno, inoltre, è anche fonte di ispirazione letteraria: si pensi a Coleridge e a una delle sue opere, il âKhubla Kanâ; o ancora, il sogno è magia, come per Shakespeare in âSogno di una notte di mezza estateâ, una delle sue più belle commedie, apprezzata ancora oggi. Tuttavia, non mi sono soffermata esclusivamente al tema della notte: ho preso in considerazione anche il suo opposto, il giorno e, quindi, la luce. Ho pensato di inserire unâopera dâarte che, a mio avviso, rispecchia perfettamente questo rapporto intrinseco fra giorno e notte. Si tratta del dipinto âImpero della luceâ di Magritte, e poi, ancora, âNotte stellataâ di Vincent Van Gogh. Anche nella Divina Commedia câè la
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