Zygmunt Bauman: dalla vita ad Amore liquido, le frasi per la scuola - Studentville

Zygmunt Bauman: dalla vita ad Amore liquido, le frasi per la scuola

Frasi di Zygmunt Bauman: le dichiarazioni e frasi più belle del sociologo e filosofo della società liquido, scomparso il 9 gennaio 2017 a 91 anni.
Zygmunt Bauman: dalla vita ad Amore liquido, le frasi per la scuola

ZYGMUNT BAUMAN: VITA, OPERE E FRASI PER LA SCUOLA. Il 9 gennaio 2017 è morto Zygmunt Bauman, uno dei sociologhi e filosofi più importanti del 1900 e dei primi anni 2000. Nato in Polonia nel 1925, fu costretto a fuggire nella zona di occupazione sovietica dopo l’invasione delle truppe tedesche del Paese, poiché di origine ebraica. Diventato comunista, ha studiato all’Università di Varsavia e poi alla London School of Economics. Bauman è conosciuto per le sue pubblicazioni inerenti le connessioni tra l’ideologia della modernità e l’Olocausto e più recentemente per essere il teorico della società liquida, termine con cui descriveva il passaggio dalla modernità alla post-modernità. Non a caso due delle sue opere più famose sono Società Liquida (2000) e Amore Liquido – Sulla fragilità dei legami affettivi (2003). Per ricordare questo importante autore e filosofo, vi proponiamo alcune frasi utili per la scuola che sintetizzano il suo modo di pensare e di vedere la realtà.

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ZYGMUNT BAUMAN: SOCIETÀ LIQUIDA E AMORE LIQUIDO. Prima di passare alle frasi tratte da Amore Liquido o espresse da Zygmunt Bauman nella sua vita, passiamo a vedere in breve in cosa consiste la sua teoria di società liquida e amore liquido. Bauman ha analizzato il passaggio dalla modernità alla post-modernità (realtà in cui viviamo oggi), paragonando i due concetti rispettivamente allo stato solido e liquido della società. Secondo Bauman, la società di oggi ha visto la trasformazione degli uomini in consumatori (da produttori in precedenza). In particolare, la società postmoderna è caratterizzata dal consumismo e la creazione dei rifiuti umani, la globalizzazione e l’industria della paura, dalla vita liquida frenetica e in continuo bisogno di far parte del gruppo per non sentirsi esclusa. L’esclusione sociale, quindi, significa oggi non poter comprare per sentirsi parte della modernità: il povero, quindi, è colui che cerca di conformarsi agli schemi comuni, ma si sente frustrato se non riesce a sentirsi accettato nel ruolo di consumatore, che sono gli altri. In una società in cui tutto diventa consumo, anche l’essere umano e le sue relazioni sono paragonate a merci. Le relazioni con gli altri e con sé diventano quindi mosse solo da motivi di necessità, opportunismo e individualità. Lo stile di vita liquido permette rapporti senza restrizioni e impegni, resi più facili dalla realtà virtuale (dove è facile ad esempio abbandonare il partner tramite social network o sms o estraniarsi dagli altri). Questo porta però, secondo il sociologo, alla precarietà dei legami affettivi e alla distruzione di rapporti familiari, amorosi, ma anche di istituzioni come la scuola. In una società condannata all’individualismo e alla solitudine, unica grande ideologia rimasta oggi, l’unico vero nemico è l’amore, che implica compromesso, impegno, sforzi e sacrificio.

ZYGMUNT BAUMAN: LE SUE FRASI PIÙ BELLE. Passiamo quindi ora a elencare alcune delle frase più belle scritte o dette da Zygmunt Bauman che spiegano bene il suo pensiero:

  • Sui sogni: “La vita e i sogni sono fogli di uno stello libro. Leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare”
  • Vite come frammenti: “Nella nostra epoca il mondo intorno a noi è tagliuzzato in frammenti scarsamente coordinati, mentre le nostre vite individuali sono frammentate in una successione di episodi mal collegati fra di loro”.
  • Sull’essere moderni: “Essere moderni venne a significare, così come significa oggi, essere incapaci di fermarsi e ancor meno di stare fermi”.
  • Sulla cultura di oggi: “La cultura di oggi è fatta di offerte, non di norme”.
  • Sulla vita: “Ognuno di noi è artista della propria vita: che lo sappia o no, che lo voglia o no, che gli piaccia o no”.
  • Sull’affermarsi del populismo: “Ogni buon partito dovrebbe essere populista, cioè ascoltare cosa pensano e cosa chiedono le persone ordinarie, i semplici cittadini. Invece nel dibattito pubblico la parola viene usata in senso dispregiativo. No, non sono preoccupato per la presunta minaccia del “populismo”, ma per la possibile risposta autoritaria alla crisi della democrazia”. (Intervista all’Espresso)
  • Sull’importanza e il significato di dialogo: “Entrare in dialogo significa superare la soglia dello specchio, insegnare a imparare ad arricchirsi della diversità dell’altro. A differenza dei seminari accademici, dei dibattiti pubblici o delle chiacchiere partigiane, nel dialogo non ci sono perdenti, ma solo vincitori”. (Intervista di gennaio 2016 a De Querol)
  • Sul mondo liquido: “Nel mondo liquido-moderno la solidità delle cose, così come la solidità dei rapporti umani, tende a essere considerata male, come una minaccia: dopotutto, qualsiasi giuramento di fedeltà e ogni impegno a lungo termine (per non parlare di quelli a tempo indeterminato) sembrano annunciare un futuro gravato da obblighi che limitano la libertà di movimento e riducono la capacità di accettare le opportunità nuove e ancora sconosciute che (inevitabilmente) si presenteranno. La prospettiva di trovarsi invischiati per l’intera durata della vita in qualcosa o in un rapporto non rinegoziabile ci appare decisamente ripugnante e spaventosa”.
  • Sul ruolo della Rete: “La complessità spesso non e un’esperienza piacevole e costringe a uno sforzo. Internet è il contrario: ti permette di non vedere e non incontrare chiunque sia diverso da te. Ecco perché la Rete è allo stesso tempo una medicina contro la solitudine – ci si sente connessi con il mondo – e un luogo di confortevole solitudine, dove ciascuno è chiuso nel suo network da cui può escludere chi è diverso ed eliminare tutto ciò che è meno piacevole”.
  • Da Amore Liquido sulle relazioni affettive: “La solitudine genera insicurezza, ma altrettanto fa la relazione sentimentale. In una relazione, puoi sentirti insicuro quanto saresti senza di essa, o anche peggio. Cambiano solo i nomi che dai alla tua ansia”.
  • Da Amore Liquido sull’amore nella post modernità: “In una cultura consumistica come la nostra, che predilige prodotti pronti per l’uso, soluzioni rapide, soddisfazione immediata, risultati senza troppa fatica, ricette infallibili, assicurazione contro tutti i rischi e garanzie del tipo “soddisfatto o rimborsato”, quella di imparare ad amare è la promessa (falsa, ingannevole, ma che si spera ardentemente essere vera) di rendere l’esperienza dell’amore simile ad altre merci, che attira e seduce sbandierando tutte queste qualità e promettendo soddisfazioni immediate e risultati senza sforzi”.
  • Da Amore Liquido sulla differenza tra amore e desiderio: “L’amore consiste nella sopravvivenza dell’io attraverso l’alterità dell’io. E dunque amore significa prepotente desiderio di proteggere, nutrire, riparare, coccolare, accudire, oppure difendere gelosamente. Insomma, anche l’amore, come il desiderio, è una minaccia per il proprio oggetto. Il desiderio distrugge il proprio oggetto, distruggendo nel processo se stesso; la rete protettiva che l’amore tesse amorevolemente intorno al proprio oggetto amato schiavizza l’oggetto stesso”.

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(Foto: Zygmunt Bauman; Courtesy of Wikipedia)

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