Scuola: da settembre la rivoluzione digitale - Studentville

Scuola: da settembre la rivoluzione digitale

Da settembre nelle scuole italiane dovrebbe entrare in vigore la rivoluzione digitale voluta dal governo Monti con l'introduzione definitiva di pagelle e registri telematici. Ma la scuola italiana è pronta?
Scuola: da settembre la rivoluzione digitale

La rivoluzione digitale a scuola – Il decreto Monti per la "razionalizzazione della spesa pubblica" dello scorso anno avrebbe dovuto dare il via alla rivoluzione digitale della scuola italiana. Niente più sprechi di carta e materiale deteriorabile, dalle pagelle ai registri, tutto avrebbe dovuto assumere una forma telematica. Per evidenti difficoltà economiche e organizzative, il provvedimento che doveva entrare in vigore già dall'anno scolastico appena concluso, dovrebbe essere messo in atto a partire da settembre.

Il registro elettronico – Così per l'anno accademico 2013/2014 ogni classe dovrebbe essere dotata di un computer in modo da poter dire addio al registro cartaceo in favore del registro elettronico. Voti e assenze quindi saranno segnate dai prof direttamente sul compure di classe. Chissà se l'ansia di vedere scorrere il registro con gli occhi al prof prima delle interrogazioni verrà attutita da questa svolta digitale ….  Ma siamo certi che tutte le classi italiane – circa 365mila – riusciranno ad avere un computer sulla cattedra per l'avvio dell'anno scolastico, quando molte scuole lamentano ancora la mancanza di gessi e di banchi per gli studenti? Pare proprio di no.

Rimandiamo? – Gregorio Iannaccone, presidente dell'Andis (l'Associazione nazionale dei dirigenti scolastici), parla di evidenti problemi e a Repubblica racconta che non tutti i professori sono pronti a gestire la rivoluzione digitale:

"Non credo si tratti di una questione di attrezzature. Con i fondi europei soltanto chi non ha voluto attrezzarsi non l'ha fatto. Credo si tratti piuttosto di una questione di analfabetismo informatico degli insegnanti che andrebbero formati adeguatamente. Le scuole, anche se non hanno un computer per classe, sono attrezzate e i docenti dopo la lezione possono caricare i dati in sala dei professori o in altri luoghi"

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