Carlo Goldoni: biografia e tematiche - Studentville

Carlo Goldoni: biografia e tematiche

Riassunto Carlo Goldoni: biografia, opere e tematiche di questo importantissimo commediografo fautore delle riforma del teatro nel Settecento.

CARLO GOLDONI: BIOGRAFIA E TEMATICHE

Se tra il Cinquecento e il Seicento l’Italia non ha avuto grandi autori di teatro, il Settecento invece ha visto l’affermarsi del nostro maggiore commediografo di tutti i tempi: Carlo Goldoni, il quale ebbe il merito di portare sulla scena la vera vita della borghesia e del popolo, ma soprattutto di introdurre una ventata di freschezza attraverso la riforma del teatro.
Opere come La locandiera, I rusteghi e Il servitore di due padroni sono ancora oggi lette e rappresentate, proprio a dimostrazione del fatto che ci troviamo di fronte ad uno scrittore geniale, divertente, con un senso dello humor ancora attualissimo. Chi di voi sta affrontando questo autore a scuola? Lo sappiamo, essendo un autore molto importante starete di certo approfondendo alcuni punti, come le tematiche, i personaggi e la struttura delle commedie: che ne dite di un piccolo aiutino?
E allora, continuate a leggere: qui sotto troverete la biografia e le tematiche principali di Carlo Goldoni, con tutte le risorse che vi servono, dai riassunti delle opere alla riforma del teatro e ad una bella mappa concettuale per fissare meglio i concetti.

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Carlo Goldoni biografia e tematiche

CARLO GOLDONI: SCHEDA BIOGRAFICA

  • Nome: Carlo Osvaldo Goldoni
  • Attività: drammaturgo, scrittore, librettista e avvocato
  • Nascita: 27 febbraio 1707, Venezia
  • Morte: 6 febbraio 1793, Parigi

CARLO GOLDONI RIASSUNTO: LA BIOGRAFIA

Carlo Goldoni nasce a Venezia nel 1707 e già da piccolo manifesta la sua vocazione teatrale. Studia nel collegio dei Gesuiti a Perugia partecipando come attore ad alcune recite e nel 1721 fugge con una compagnia teatrale. Studia Giurisprudenza a Pavia, ma viene espulso perché nel 1725 scrive un’opera satirica (il Colosso) che prende in giro alcune ragazze di buona famiglia.
Per tutta la sua vita Goldoni combatterà con due aspetti del suo carattere: da un lato il suo impulso irrequieto, dall’altro l’ossessione per il denaro e la sicurezza economica. Tra il 1725 e il 1731 scrive i primi intermezzi comici (Il buon padre e La cantatrice): si tratta di brevi farse con pochi personaggi e accompagnate dalla musica, eseguite tra un atto e l’altro di un melodramma. Nel 1731 si laurea in Giurisprudenza ed è costretto, a causa della morte del padre, a prendersi carico della famiglia. Torna quindi a Venezia, ma ben presto scappa via per una disavventura amorosa. Nel 1734, a Verona, viene scritturato come poeta comico da Giuseppe Imer e segue la compagnia in tournée, durante la quale conoscerà l’amore della sua vita, Nicoletta Conio.
Entra in contatto con Michele Grimani, proprietario del teatro San Samuele a Venezia, il quale lo assume come librettista e poeta. In questo periodo scrive soprattutto libretti per musica, tragicommedie e intermezzi. Nel 1738 scrive la sua prima commedia, il Momolo cortesan: un’opera a soggetto secondo la tradizione della commedia dell’arte, ma con un’importante novità. La parte del protagonista non è improvvisata, ma scritta interamente: un primo passo dunque verso la riforma del teatro. Nel 1743 scrive La donna di garbo, in cui tutte le parti degli attori sono scritte. Il lavoro teatrale però non è molto redditizio, per cui nel 1741 viene nominato console della Repubblica di Genova a Venezia: anche in questo caso però il guadagno è scarso, le sue condizioni peggiorano ed è costretto a fuggire poiché inseguito dai creditori. Si trasferisce a Pisa dove riprende a fare l’avvocato e dove entra a far parte dell’Accademia dell’Arcadia.
Qui nel 1745 compone Il servitore di due padroni. Nel 1747 viene messa in scena La donna di garbo dalla compagnia veneziana di Medebach: visto il successo, viene invitato a tornare a Venezia come autore stabile del teatro Sant’Angelo. Qui, tra il 1748 e il 1753, scrive una serie di grandi commedie: la Vedova scaltra, la Putta onorata, la Buona moglie e la Famiglia dell’antiquario. Si tratta di opere in cui Goldoni perfeziona la sua riforma teatrale, smantellando a poco a poco quelle che erano le caratteristiche della commedia dell’arte:

  • sostituisce i canovacci con copioni scritti da cima a fondo
  • elabora trame varie e soprattutto reali
  • mette da parte gli elementi volgari della commedia dell’arte
  • sostituisce le maschere fisse con personaggi unici e realistici

Tuttavia, la riforma viene criticata aspramente, soprattutto da Pietro Chiari, drammaturgo di successo. Goldoni risponde alle critiche lanciando una sfida a Chiari scrivendo ben 16 commedie per la stagione teatrale successiva. Tra queste commedie figurano alcuni dei suoi capolavori: La bottega del caffè, Il teatro comico, Il bugiardo, I pettegolezzi delle donne. Nella stagione del 1753-1754 Goldoni passa al teatro di San Luca. Tra le opere di questo periodo ricordiamo La locandiera e Il campiello. A questo punto Goldoni è uno scrittore famoso e lavora per diversi teatri, come il Regio Teatro ducale di Parma e il teatro delle Dame di Roma. Nel 1760 torna a Venezia dove mette in scena opere divenute famose come I Rusteghi, la Trilogia della villeggiatura, Sior Todero brontolon, Le baruffe chiozzotte. Dopo gli attacchi di un altro rivale, Carlo Gozzi, Goldoni decide di trasferirsi, nel 1762, a Parigi per dirigere la Comédie-Italienne. Anche qui però incontra resistenze tra attori e pubblico, per cui si vede costretto a scrivere canovacci: ci vorranno anni per convincere il pubblico francese ad accettare il suo nuovo modo di fare teatro. Nel 1765 Goldoni viene assunto a Versailles per insegnare alle figlie del sovrano la lingua italiana e nel 1769 il re gli assegna una pensione. Si ritira a Parigi dove scrive la sua autobiografia, i Mémories, pubblicata in 3 volumi nel 1787. Si trova a Parigi durante la Rivoluzione e nel 1792 la Convenzione gli revoca la pensione. Muore in miseria nel 1793.

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CARLO GOLDONI: LE OPERE

La produzione di Goldoni è sterminata, dunque cerchiamo di fare chiarezza suddividendo i lavori in 4 periodi principali.

1734-1747: le prime esperienze lavorative

In questa fase Goldoni definisce il suo linguaggio teatrale, ma si tratta di una fase sperimentale in cui lo scrittore viene a contatto con una vera e propria compagnia teatrale e inizia a stendere canovacci per la commedia dell’arte e a scrivere tragicommedie e libretti d’opera. Di questo periodo abbiamo:

  • Belisario
  • Rosmonda
  • Momolo cortesan
  • Il servitore di due padroni
  • La donna di garbo

1748-1753: la riforma teatrale

Goldoni inizia a staccarsi dai modelli tradizionali, puntando il dito contro la commedia dell’arte, schematica e banale. Lo scrittore inzia a preferire copioni scritti da capo a piedi a canovacci, trasformando anche il mestere dell’attore rendendolo più simile a quello attuale. Continua ad usare alcune maschere fisse, ma le rende più profonde dandogli intensità e personalità del tutto originali. Insomma, assistiamo al passaggio da semplici maschere a personaggi veri e propri. Tra i lavoro di questo periodo ricordiamo:

  • La vedova scaltra
  • La putta onorata
  • La buona moglie
  • La famiglia dell’antiquario
  • Il teatro comico
  • La bottega del caffè
  • Il bugiardo
  • La Pamela
  • I pettegolezzi delle donne
  • La dama prudente
  • La locandiera

1753-1762: gli anni del San Luca

Si tratta del periodo delle polemiche, per cui Goldoni è costretto a variare la sua produzione ricominciando a scrivere, per esempio, le tragicommedie in versi, cercando di seguire i gusti del momento. Ecco le opere di questa fase:

  • Il filosofo inglese
  • Trilogia persiana
  • Il campiello
  • Gli innamorati
  • La casa nova
  • I rusteghi
  • Trilogia della villeggiatura
  • Sior Todero brontolon
  • Le baruffe chiozzotte
  • Una delle ultime sere di carnovale

1763-1793: Parigi

Qui la delusione: Goldoni si trova di fronte a pubblico e attori non preparati alle sue novità, per cui è costretto a riscrivere canovacci della commedia dell’arte, passando poi a testi con più parti scritte in modo graduale. Ecco le opere del periodo:

  • Il ventaglio
  • Il burbero benefico
  • L’avaro fastoso

GOLDONI: RIFORMA DEL TEATRO E TEMATICHE

Come abbiamo visto la riforma teatrale di Goldoni avviene in modo molto graduale. Si tratta di una riforma principalmente tecnica, in quanto riguarda aspetti pratici del teatro, come per esempio la messa in scena. Tale riforma incontra non poche difficoltà, in quanto il teatro comico è ancora troppo legato alla commedia dell’arte, fatta di canovacci esili e inverosimili, di scene comiche improvvisate che ripropongono sempre le stesse situazioni.
Inoltre, i canovacci della commedia dell’arte sono volgari e licenziosi: secondo Goldoni la commedia deve divertire ma anche istruire e moralizzare, per cui la prima cosa da fare è eliminare l’aspetto triviale dalla commedia. Goldoni comincia quindi a sostituire i canovacci con parti scritte che l’attore deve imparare a memoria. Rinuncia poi alle maschere che gli attori indossavano in scena, cercando di dare risalto alle espressioni del volto e rendendo i personaggi più veri. Per quanto riguarda le trame, Goldoni le arricchisce, le complica, le rende più avvincenti, dando vita a due tipi di commedia:

  • la commedia di carattere, incentrata sulla psicologia di un personaggio
  • la commedia di ambiente, in cui esamina una comunità, descrivendola in modo realistico

Inoltre, Goldoni capisce che una commedia deve parlare con solo di aristocratici, ma anche dei più umili, il popolo. Egli dunque si ispira al mondo e al teatro, vale a dire alla realtà tenendo in considerazione i grandi commediografi del passato. Il teatro di Goldoni è quindi caratterizzato da un realismo vivace e da dialoghi scritti in una lingua credibile e naturale.
Per quanto riguarda il linguaggio, Goldoni utilizza sia l’italiano che il dialetto, mescolando il tutto in maniera originale. Attinge al parlato quotidiano, utilizzando uno stile semplice e lineare.

Scopri di più: Carlo Goldoni e la Riforma del Teatro

CARLO GOLDONI: LA LOCANDIERA

La locandiera è forse l’opera più famosa di Goldoni, incentrata sulla figura della bella e astuta Mirandolina. Hai bisogno del riassunto di questa commedia o della scheda libro? Ecco le nostre risorse a tua disposizione:

CARLO GOLDONI, MAPPA CONCETTUALE: RISORSE UTILI

Infine, ecco alcune mappe concettuali che ti aiuteranno a fissare meglio i concetti studiati:

E non finisce qui: se hai bisogno di un saggio breve su Goldoni leggi Saggio breve su Carlo Goldoni e le sue opere

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