Gli insegnanti del Tennessee potrebbero portare armi a scuola - Studentville

Gli insegnanti del Tennessee potrebbero portare armi a scuola: il Senato ha approvato il disegno di legge

Si torna a parlare di armi a scuola in America: il Senato del Tennessee ha approvato un disegno di legge che consentirebbe ai docenti di portarle negli istituti scolastici e di tenerle nascoste nel cortile.
Gli insegnanti del Tennessee potrebbero portare armi a scuola: il Senato ha approvato il disegno di legge

L’anniversario del massacro della Covenant School

Ad un anno dalla sparatoria avvenuta nella Covenant School nel quartiere Green Hills della città di Nashville, nell’ambito della quale persero la vita sei persone (tre alunni di 9 anni e tre componenti del personale scolastico) ad opera della ex-alunna 28enne Audrey Elizabeth Hale, il Senato del Tennessee ha approvato il disegno di legge che prevede che i docenti possano portare delle armi a scuola. Anche se, per diventare definitivo, bisognerà attendere che avvenga il passaggio successivo, ovvero l’accettazione da parte della Camera. Il Massacro della Covenant School aveva scosso la comunità, ed ancora oggi ci si chiede se permettere ai professori di tenere un’arma a scuola possa in qualche modo evitare che una simile tragedia possa ripetersi.

Il Senato del Tennessee ha approvato il disegno di legge

Attualmente, la legge del Tennessee consente ai funzionari del settore scolastico di portare armi da fuoco nei campus. Lo scorso martedì, il Senato dello stato americano ha approvato – con 26 voti favorevoli e 5 contrari – un disegno di legge che consentirebbe anche agli insegnanti pubblici delle scuole primarie e secondarie, e al personale scolastico, di portare armi da tenere nascoste nel cortile dell’istituto. Non sono mancate, però, le proteste. Già in fase di discussione sul disegno di legge, un gruppo di circa 200 oppositori aveva manifestato il proprio dissenso nella tribuna del Senato causandone l’interruzione. La decisione non è stata accolta positivamente neanche dalle famiglie degli studenti che frequentano la Covenant.

Cosa prevede il disegno di legge

Se dovesse venire approvato dalla Camera, il disegno di legge consentirebbe al personale scolastico di portare armi da fuoco solo in presenza di alcuni requisiti. Come il possesso di un permesso di trasporto potenziato e l’autorizzazione scritta dal sovrintendente, dal preside e dal capo delle forze dell’ordine competenti. Inoltre, i docenti dovrebbero seguire ogni anno 40 ore di formazione di base sulla polizia scolastica, ed altrettante sugli standard e la formazione degli ufficiali di pace specifica per la polizia scolastica.

Ancora, se ne dovrebbe valutare la fedina penale, che dovrebbe essere sottoposta ad un controllo dei precedenti, e si dovrebbero sottoporre ad un esame psicologico condotto da un operatore sanitario autorizzato dal Tennessee. Infine, cosa che ha fatto scattare il dissenso da parte di molti oppositori in Senato, i genitori non dovrebbero necessariamente essere informati del fatto che l’insegnante dei loro figli sia armato. Aspetto, questo, che andrebbe contro la garanzia di trasparenza che dovrebbe essere tutelata.

L’opposizione da parte dei democratici

Il disegno di legge in oggetto è stato inizialmente presentato nel corso del mese di gennaio dello scorso anno da parte dei repubblicani. Dopo la sparatoria di Covenant School avvenuta nel marzo dello stesso anno, è stato considerato alla stregua di una misura di sicurezza scolastica. Ad opporsi alla sua approvazione da parte della Camera sono i democratici, che sostengono che il provvedimento sia “irresponsabile”. E che potrebbe mettere gli studenti a rischio.

In particolare, secondo il senatore dello stato del Tennessee Jeff Yarbro, le 40 ore delle quali si compone il corso di formazione la cui frequentazione sarebbe obbligatoria per i docenti che vogliano portare delle armi a scuola sarebbero insufficienti. “Una settimana, un tempo minore rispetto a quello che i ragazzi trascorrono in un campo estivo”. E non sarebbero utili “per imparare come gestire una situazione di combattimento che gli agenti veterani delle forze dell’ordine hanno difficoltà ad affrontare”. Non resta che attendere se la Camera darà il via libera o meno.

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