La scuola del futuro: lezioni in classe con i videogiochi. Cosa dicono gli esperti - Studentville

La scuola del futuro: lezioni in classe con i videogiochi. Cosa dicono gli esperti

Il contributo dei videogiochi nell'ambito scolastico può essere di ausilio agli studenti nell'apprendimento, soprattutto in specifiche materie come la storia.
La scuola del futuro: lezioni in classe con i videogiochi. Cosa dicono gli esperti

Sembra che i videogiochi e la scuola siano due mondi diversi, se non opposti, ma in realtà non è così. Secondo molteplici esperti del settore tecnologico, i videogiochi potrebbero aiutare la formazione e l’apprendimento degli studenti del futuro. Inoltre, l’uso di alcuni videogames in specifiche materie, come ad esempio la storia, potrebbe essere anche un ausilio per gli stessi docenti. Talvolta, la scuola può sembrare un luogo decisamente monotono e faticoso per molti ragazzi e l’ipotesi di associare i giochi interattivi ad alcune attività scolastiche offrirebbe uno spunto creativo e maggiormente costruttivo alle lezioni.

L’obiettivo riguardo l’utilizzo dei videogiochi è soprattutto quello di comunicare più informazioni e conoscenze in una modalità più dinamica.

In merito a ciò, il CEO e fondatore di AgeOfGames Fabio Belsanti ha dichiarato:

“Abbiamo già realizzato dei videogame educational nelle scuole con grande successo. La prospettiva che cambia è l’intenzione d’autore. Come un buon libro, il videogame studiato per lasciare qualcosa quando il gioco termina cambia la prospettiva psicologica.”

Inoltre, Fabio Belsanti ha aggiunto:

“Non è tanto la parte didascalica a essere importante ma quella che rimane attraverso l’esperienza diretta.”

Secondo l’esperto, i videogames nelle lezioni scolastiche sviluppano delle interazioni maggiori, facendo entrare con più facilità le nozioni nella memoria degli alunni.

Materie e videogiochi: cosa dicono gli esperti?

Un altro esperto del settore videoludico, Antonio Brusa, founder di Historia Ludens, ha informato che sono già presenti e venduti dei videogames a tema storico, in cui è possibile conoscere, ad esempio, come si viveva nell’antica Grecia oppure durante il periodo romano. Grazie a queste “realtà simulate”, gli studenti avrebbero l’opportunità di apprendere con maggior entusiasmo e velocità molteplici concetti. Inoltre, secondo Brusa, occorre progettare più giochi di questo genere, poiché diventerebbero anche nuovi strumenti interessanti per gli insegnanti e i loro programmi.

Antonio Parente, direttore dell’Apulia Film Commission, ha comunicato che oggi il settore audiovisivo sta affrontando uno sviluppo notevole, soprattutto grazie ai videogiochi. Efficace, sarebbe quindi favorire la creazione di nuovi progetti videoludici da utilizzare nell’ambito scolastico, unendo i concetti di “metaverso”, gioco interattivo e animazione.

Parente ha infatti dichiarato quanto segue in merito all’industria videoludica in Italia:

“Si tratta di un’industria assolutamente sostenibile, ma che ha dei tempi e delle modalità produttive complesse sulle quali, come Paese, abbiamo il dovere di misurarci. Non farlo, sarebbe un delitto e ci farebbe rimanere indietro.”

Il tema dei videogiochi all’interno delle scuole è stato trattato anche all’Apulia Digital Experience 2023, un’occasione molto importante poiché è stato il primo evento internazionale organizzato in Italia, destinato allo sviluppo e innovazione digitale.

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