Ragazzi indisciplinati esclusi da gita: la preside vuole educarli - Studentville

Esclusi dalla gita perché indisciplinati, la preside: "Voglio educarli"

Alunni delle scuole medie esclusi dalla gita perché indisciplinati la decisione della preside di una scuola media di Lecce sta facendo discutere.
Esclusi dalla gita perché indisciplinati, la preside:

Che lo vediate come un atto discriminatorio o come una decisione necessaria, la scelta da parte di una preside di un istituto scolastico di Lecce sta facendo discutere in questi giorni. La dirigente scolastica ha deciso di escludere dalla partecipazione ad una gita alcuni alunni della seconda media. Il motivo? Sarebbero troppo indisciplinati. Si è difesa la donna, che ha dichiarato come il suo intento non fosse quello di discriminarli, bensì di educarli.

Ragazzi indisciplinati esclusi da gita: la preside vuole educarli

Ragazzi indisciplinati esclusi da gita

Giuseppina Carati, dirigente scolastica della scuola media Alighieri Diaz di Lecce, ha così deciso (con l’appoggio dei professori della seconda classe frequentata dagli stessi). Agli 8 studenti è stata negata l’attività didattica fuori sede. La stessa ha dichiarato:

“Non abbiamo fatto altro che applicare il regolamento di disciplina della scuola, peraltro più morbido rispetto ad altri, dove a fronte di determinati comportamenti sono stabilite determinate sanzioni. In altri istituti l’esclusione da determinate attività avvengono anche per comportamenti meno gravi”.

Ma cosa comprendono tali comportamenti? I ragazzini sarebbero stati poco gentili con compagni di classe e professori, rivolgendo loro parole poco educate. Ed ancora, non avrebbero fatto i compiti rispettando le comuni scadenze, quelle valide per tutta la classe, a differenza dei loro compagni. Ancora, non avrebbero portato a scuola, così come tutti gli altri alunni, il materiale scolastico richiesto dalle comuni attività scolastiche, dai libri al diario. Ed infine, avrebbero ripetutamente insultato i loro coetanei. C’era bisogno, in sostanza, di un segnale che ponesse uno stop a tali comportamenti, e la preside ha ritenuto che vietare la loro partecipazione alla gita potesse essere un buon metodo per educare i ragazzini più indisciplinati.

Non è discriminazione, ma tentativo di educarli

La preside ha inoltre dichiarato che alcuni degli alunni esclusi mancherebbero proprio di educazione:

“Ciò che manca a questi studenti è un’educazione di base, dovuta al fatto che i genitori – qualunque sia la loro estrazione sociale – pur consapevoli dei comportamenti dei loro figli, siano ormai diffusamente incapaci di dire “no”, di rappresentare quell’ostacolo naturale a certi atteggiamenti e modi di fare. Ed è un fatto gravissimo, perché ogni genitore dovrebbe rappresentare per ogni bambino la bussola per orientarsi nel mondo”.

Ciò premesso, quindi, la dirigente ritiene la propria decisione ben lontana dalla volontà di discriminare chicchessia, bensì un metodo mirato a educare i ragazzini. Non è bullismo, solo una punizione impartita al fine di stimolare in essi un pensiero, un ragionamento che li porti a riflettere sul proprio operato e a mettersi in discussione.

Leggi:

Ti potrebbe interessare

Link copiato negli appunti