Quando la scuola...paga - Studentville

Quando la scuola...paga

Una Francia all’insegna dell’avanguardia contro l’assenteismo scolastico, quella che da oggi promuoverà un nuovo modo di concepire la scuola: non un pesante obbligo, ma un’istruzione che porta guadagno e benefici…
Quando la scuola...paga

Scuola assentiCerto di studenti ce ne sono svariati tipi, dai cosiddetti “secchioni” ai più sfaticati, ma trovare un modo affinché proprio quest’ultimo tipo riesca ad impegnarsi veramente ed evitare di marinare le lezioni è un’impresa ardua, ottenibile solo grazie all’efficacia del metodo del prof e ad una buona organizzazione scolastica che sproni lo studente ad impegnarsi seriamente. La Francia ha deciso finalmente di trovare una soluzione al problema: ovvero pagare gli studenti per andare a scuola!

Ebbene si la patria della torre Eiffel, del Louvre e la baguette ha deciso di sperimentare un sistema alternativo per convincere gli studenti a non saltare le lezioni attraverso dei finanziamenti: il metodo sarà adottato da oggi da ben tre istituti professionali nei dintorni della capitale, sfruttando un idea già utilizzata nel Regno Unito.
Con l’intento infatti di attrarre fra i banchi di scuola gli studenti più svogliati che finiscono per lasciare gli studi, generando disagi e piccola delinquenza, il Provveditorato agli Studi di Créteil ha deciso di adottare la soluzione finanziaria, dopo i tanti tentativi falliti con biglietti del cinema agli studenti meritevoli e sussidi negati alle famiglie dei più “filonari”. Per le sei classi scelte sarà destinata un fondo di partenza di duemila euro che aumenterà di mese in mese a seconda della valutazione dell’intera classe. I ragazzi però non potranno accedere al conto per scopi personali, bensì la ricompensa verrà utilizzata unicamente per fini collettivi, quali ad esempio acquisto di materiale didattico, informatico o sportivo, viaggi d’istruzione, ristrutturazione dell’aula, etc.

Non siamo nella logica di una vincita individuale, ma di un progetto collettivo e per farlo funzionare occorre una solidarietà di gruppo”, ha dichiarato un rappresentato dell’Alto Commissariato ai giovani riguardo all’iniziativa, che naturalmente ha scaturito anche forti critiche sia per il forte costo da sostenere nel caso andasse in porto sia per l’uso di una soluzione monetaria per invogliare i ragazzi allo studio. Se il progetto andrà a buon fine, l’operazione verrà allargata ad altre classi così da poterla diffondere in tutto il paese.

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