Riccardo Maria Monti: come risolvere la questione meridionale - Studentville

Riccardo Maria Monti: come risolvere la questione meridionale

Riccardo Maria Monti: come risolvere la questione meridionale

Riccardo Maria Monti: da cosa nasce “Sud, perchè no?”

Riccardo Maria Monti, laureato in Economia e Commercio presso l’Università di Napoli, dal 2007 è Tesoriere nel Board della Robert Kennedy Foundation con cui ha lavorato su progetti in Est Europa e Medio Oriente. Nel suo libro “Sud, perchè no?” edito da Laterza Monti affronta in maniera ottimistica la questione meridionale, un problema abnorme che però può essere risolto con azioni pragmatiche e rapide. Il punto di partenza è l’analisi dei dati attuali: il divario tra Nord e Sud si è palesemente allargato nell’ultimo ventennio fino a diventare ad oggi il più grande squilibrio territoriale presente in tutta Europa. Per questo motivo bisogna agire immediatamente e trovare le soluzioni migliori per far ripartire il Meridione prima che il problema della demografia lo penalizzi ancora di più.

Riccardo Maria Monti: le misure per rilanciare il Sud e il ruolo dei giovani

Nel libro “Sud, perchè no?” Monti ha esposto una sua sintetica proposta economica per combattere da una parte l’immobilismo politico e dall’altra la rassegnazione collettiva che da anni attanaglia il Meridione in Italia. Si tratta di un piano in otto punti che devono essere resi operativi per almeno cinque anni affinché ci sia un vero rilancio dell’economia. Uno dei problemi fondamentali da risolvere è ovviamente quello inerente alla disoccupazione in quanto attualmente oltre il 50% dei giovani è senza lavoro. La misura da attuare nell’immediato è la decontribuzione totale delle nuove assunzioni al Sud per cinque anni: solo un’azione del genere potrebbe creare un gigantesco incentivo ad assumere nelle aziende meridionali. Tale questione è correlata inevitabilmente all’istruzione e quindi agli investimenti da effettuare in ricerca ed innovazione. Il Sud ha bisogno, in primis, di un Piano straordinario per la scuola e l’università in modo da attirare, trattenere e formare i talenti. Affinché i giovani più brillanti siano incentivati a rimanere nella zona d’origine senza spostarsi al Nord o all’Estero, è necessario creare maggiori opportunità sia dal punto di vista formativo che professionale: ne sono un esempio il centro Apple iOS di Napoli, l’Etna Valley in Sicilia e il Polo informatico di Cosenza.

Riccardo Maria Monti: il problema demografico

Secondo Riccardo Mario Monti, quindi, il Sud può risollevarsi ma bisogna agire rapidamente altrimenti i processi demografici potrebbero dare all’economia il colpo di grazia finale. Le azioni devono essere mirate ad aumentare la natalità, ripopolare zone disabitate e trattenere i giovani del posto. Gli incentivi proposti da Monti puntano innanzitutto ad una maggiore disponibilità di asili nido, di mense scolastiche e di assistenza all’infanzia. Con investimenti di poche decine di milioni di euro, ad esempio, potrebbe essere lanciato un incentivo all’insediamento per le giovani coppie al Sud Italia, o anche un bonus bebè rinforzato. Si tratta, quindi, di azioni fattibili che nel complesso combatterebbero il problema demografico rafforzando la forza lavoro nel Meridione.

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