I 5 termini in inglese che non piacciono all'Accademia della Crusca - Studentville

I 5 termini in inglese che non piacciono all'Accademia della Crusca

L'organismo ha proposto l'italianizzazione di alcune parole. Eccole
I 5 termini in inglese che non piacciono all'Accademia della Crusca

Il gruppo Incipit è un nucleo formato all'interno dell'Accademia della Crusca ed ha il compito di studiare nuovi neologismi e l'impatto che essi hanno sul vocabolario della nostra lingua.

Per adesso, Incipit si è concentrato su cinque termini inglesi, ma entrati a far parte dell'uso quotidiano e per il quale l'Accademia ne propone l'italianizzazione.

Ecco quali sono:

Il primo è Hotspot, termine attraverso il quale vengono indicati i centri di indentificazione per i migranti. La parola però, viene spesso confuso con quella che indica la presenza di una connessione internet. Hot Spot vuol dire anche 'locale alla moda'.Ecco perché l'Accademia suggerisce l'utilizzo di 'centro per identificazione'.

'Crudo, oscuro e difficile da pronunciare' è così che incipit boccia il termine voluntary disclosure, per il quale suggerisce l'alternativa collaborazione volontaria.

Smart Working. In questo caso Incipit ringrazia giornalisti ed addetti ai lavori per tenerne a freno l'uso, prvilengiando il più chiaro 'lavoro agile'.

Bail In: meglio salvataggio interno, spiega Incipit.

Stepchild Adoption. Su questo termine l'Accademia della Crusca ha discusso molto. In un articolo di Michele Cortelazzo si sottolinea come nella stessa Gran Bretagna la parola non viene usata molto. Posto che la parola figliastro ha connotazioni negative, meglio l'utilizzo di configlio.

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