Isola di San Pietro e Carloforte: guida per scoprire il suggestivo borgo sardo - Studentville

Isola di San Pietro e Carloforte: guida per scoprire il suggestivo borgo sardo

Guida pratica per scoprire l'Isola di San Pietro e la cittadina di Carloforte in Sardegna: tra tonno, escursioni e buon vino.

San Pietro è l’isola dell’isola. Ovvero un isolotto a sud-ovest della Sardegna che racchiude in sé una storia particolarissima: fatta di immensi spazi verdi e di un solo Comune, Carloforte, cittadina di poco più di 6 mila abitanti iscritta nella lista dei borghi più belli di Italia, è abitata da sardi e da discendenti di colonie genovesi e tabarkine. La nascita della cittadina, infatti, si deve ad una colonia genovese che fu cacciata da Tabarka (isola turca) e ottenne da Carlo Emanuele III l’isola dell’arcipelago del Sulcis per stabilire un nuovo insediamento.

Carloforte
È l’unico paese sull’isola di San Pietro, nonostante le dimensioni abbastanza ampie dell’isolotto. Costruita sulla costa est, verso Portovesme, la cittadina si affaccia sul mare con il suo porto dedicato ai traghetti di linea e alle barche di residenti e turisti. L’architettura è assai suggestiva: case colorate in stile marinaro, edicole votive, atri, giardinetti, scalinate, archi e stradine strette dove i bambini giocano senza preoccuparsi del traffico e dove è ancora possibile vedere usci lasciati aperti senza paura. Cuore di Carloforte è la piazza dedicata a Carlo Emanuele. Ed è da lì che vi consiglio di partire nella vostra esplorazione. Seguendo la zona pedonale si arriva nella piazza che ho ribattezzato “dei quattro ficus” per gli imponenti alberi che la delimitano e che fanno da cornice alla chiesa di San Carlo Borromeo. Da lì iniziano una serie di stradine che collegano tutto il centro storico. Fatevi un giro in quelle vie ed avrete modo di incrociare tanti negozietti dove acquistare regali moderni, artigianato, ma soprattutto specialità alimentari. Spostatevi in lungo ed in largo nella cittadina, osservando il bellissimo panorama, la struttura architettonica dei tipici borghi di pescatori, le saline cittadine – una ex-area umida dove viene prodotto sale e che accoglie numerosi fenicotteri – fino al museo del mare.

Le spiagge
Se siete a Carloforte per il mare, allora avrete la possibilità di scegliere tra diverse spiagge di sabbia. Vicina al paese trovate la piccola Girin, raggiungibile anche a piedi se si ha voglia di camminare un po’, mentre spostandosi con auto o bicicletta poco più distante è possibile fermarsi presso le spiagge Giunco, la spiaggia più estesa dell’Isola, Lucchese, La Bobba, Guidi, Puntanera. Sulla costa orientale da non perdere la suggestiva Caletta, insenatura tra due enormi scogliere. Sabbia fine, mare cristallino e ambienti incontaminati vi accoglieranno.

Le escursioni sull’isola
Se invece volete riconciliarvi con la natura, potete scegliere di fare un percorso trekking, inoltrandovi nell’entroterra, poco abitato e molto verdeggiante. Assolutamente da visitare Capo Sandalo, nella parte ovest, dove spicca il solitario faro. Qui potrete fare incontri ravvicinati con i gabbiani reali e con il raro gabbiano corso ascoltarne i richiami e guardarne le danze aeree. La zona fa parte dell’Oasi LIPU, che ha il suo campo base presso Cala Fico. Lì, sulla scogliera a picco sul mare, non è difficile osservare anche i qias estinti e qui recuperati falchi della regina e i loro nidi. Per gli escursionisti esistono diversi percorsi segnati, ma vi consiglio di non perdervi un passaggio a Cala Vinagra e soprattutto a La Conca. Se siete appassionati del mare aperto, invece, grazie a diverse associazioni e agenzie presenti in paese è possibile fare escursioni su imbarcazioni private o tuffarvi in un’immersione subacquea o in snorkeling. Per le informazioni rivolgeveti alla Pro Loco che si trova nella piazza centrale.

Cosa comprare
Se siete a Carloforte l’imperativo è comprare il tonno rosso. La cittadina, infatti, è una delle poche tonnare fisse ancora esistenti in Italia e qui la pesca dell’enorme pesce è un vero e proprio rito che viene festeggiato a fine tra fine maggio ed inizio giugno con il Girotonno, di cui vi parlerò nel dettaglio nei prossimi giorni. Potete acquistare presso alcuni negozietti gourmet scatolette di tonno rosso locale ed i suoi derivati, cuore essiccato e bottarga. In via Magenta al numero 75 trovate la Pescheria Feola, dove la varietà di prodotti – tutti rigorosamente locali – e di pesce fresco potrà soddisfare ogni esigenza. Un’altra specialità da provare sono le gallette carlofortine: pezzi di pane duro che i pescatori bagnavano in mare per salarle e ammorbidirle. Ci sono diversi forni dislocati in paese dove potete trovarle assieme a pane carasau e le ciambellone con lo zucchero.

Dove mangiare e bere
Per mangiare a pranzo o cena ci sono tanti locali che offrono la cucina tipica carlofortina, ma se volete essere sicuri di non perdervi le specialità, vi consiglio l’Osteria della Tonnara “da Andrea” (corso dei Battellieri, 36) – con le finestre che affacciano sulle saline popolate di fenicotteri -dal cui menù non dovete farvi scappare la lasagna di tonno e il cous cous alla carlofortina, e Ristorante da Vittorio il mago della cucina Carlofortina, dove assolutamente da provare – seduti ai tavoli o in versione take away – sono gli spaghetti ai cinque sughi. A tavola potete abbinare ai piatti un vino autoctono: in queste zone, infatti, si produce la DOC Carignano del Sulcis, una delle poche ancora con piede franco. Diverse sono le cantine che la producono, da non perdere: Podere Santadi (etichetta da provare: Terre Brune) e Calasetta (etichetta da provare: Piede Franco).

Dove dormire
Per dormire Carloforte dispone di circa trenta strutture turistiche, tra hotel (da 2 a 4 stelle), b&b, affittacamere, agriturismo e camping. I prezzi possono variare a seconda della struttura, ma sono accessibili a tutte le tasche.

Come arrivare
L’aeroporto più vicino è quello di Cagliari, da lì vi potete spostare in auto con i numerosi autonoleggi privati o con gli autobus fino a Portovesme (circa 80 km), dove prendere i traghetti della Saermar e Delcomar (circa 30/40 minuti).

Ti potrebbe interessare

Link copiato negli appunti