Come nel baseball, tre errori e sei fuori. Il principio della legge introdotta dal governo francese per contrastare il fenomeno della pirateria online si ricollega a quello di uno degli sport più amati dagli americani: tre errori e addio internet. La legge Hadopi prevede un percorso educativo basato su tre tappe: i navigatori scoperti a scaricare illegalmente file protetti da copyright come canzoni o film saranno inizialmente ammoniti via mail. Se recidivi saranno poi avvertiti da una raccomandata cartacea mentre al terzo errore scatterà la sanzione. L’utente sarà dunque invitato a comparire davanti al giudice che potrà decretare se bandire il colpevole dalla rete o se multarlo. Tutti gli avvertimenti saranno rivolti all’intestatario dell’abbonamento internet. A vigilare su tutto il processo, sarà l’Alta Autorità per la diffusione delle opere e la protezione dei diritti su Internet (da qui il nome Hadopi).
“E’ un modello a cui si strizza l’occhio – afferma Guido Scorza avvocato esperto di proprietà intellettuale e diritto informatico, in un’intervista a Panorama – Visto che in Francia la legge è passata al vaglio del Consiglio costituzionale, si pensi a una legge simile anche da noi. Nella prima metà di gennaio si riunisce nuovamente il Comitato antipirateria della Presidenza del Consiglio. Segnali univoci lasciano ritenere che a seguito di questa riunione possano essere adottati, anche per decreto, provvedimenti simili alla legge francese”.