Governo Giallo-Rosso: significato, partiti, esponenti - StudentVille

Governo Giallo-Rosso: significato, partiti, esponenti

Governo Giallo-Rosso: significato, partiti, esponenti

Governo Giallo-Rosso: significato

Dopo le dimissioni di Giuseppe Conte e la caduta del Governo, è partita la difficile fase delle consultazioni al Quirinale attraverso le quali il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella dovrà trovare una soluzione alla crisi politica italiana. In queste ore si sta lavorando alla creazione di una nuova maggioranza per evitare lo scioglimento delle Camere ed un conseguente ritorno alle urne in autunno. Le quotazioni più alte ad oggi fanno riferimento ad un Governo Giallo-Rosso che andrebbe a sostituire quello Giallo-Verde sostenuto per oltre un anno dal Movimento 5 Stelle e e dalla Lega.

Governo Giallo-Rosso: partiti

Ad oggi pare ci siano tutte le condizioni per creare un esecutivo Giallo-Rosso. In questo caso la nuova maggioranza dovrebbe basarsi su un’alleanza o un accordo programmatico tra il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico. Mentre il colore giallo contraddistingue ovviamente i Pentastellati, il colore rosso è stato attribuito al Partito Democratico in memoria delle sue radici di sinistra (una scelta non condivisa da tutti ma necessaria per schematizzare la delicata situazione odierna). Tale esecutivo andrebbe a sostituire quello Giallo-Verde nato dall’alleanza del Movimento 5 Stelle e della Lega.

Governo Giallo-Rosso: esponenti e possibili ministri

In queste ore procede il dialogo tra il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico per formare un esecutivo con cui proseguire le legislatura. I Pentastellati puntano alla riconferma di Giuseppe Conte come premier a Palazzo Chigi, mentre non è certa la presenza di Luigi Di Maio nell’esecutivo. Di sicuro il segretario del Pd Nicola Zingaretti non farà parte di un governo Pd-M5s, come ha spiegato più volte lui stesso. Tra i nomi in lizza per il Viminale ad oggi c’è da menzionare quello del capo della polizia Franco Gabrielli e quello di Marco Minniti, ex ministro dell’Interno del governo Renzi. Per quanto riguarda il Ministero della Giustizia, potrebbe rimanere in mano al grillino Alfonso Bonafede, anche se negli ultimi giorni sono circolate voci su possibili altri candidati tra cui Pietro Grasso e Andrea Orlando. Il Ministero chiave dell’Economia potrebbe, invece, rimanere a Giovanni Tria o passare al senatore PD Antonio Misiani, molto vicino a Zingaretti. Tra le new entry al governo, invece, sono molte alte le quotazioni per gli attuali capigruppo di Senato e Camera, Francesco D’Uva e Stefano Patuanelli.

Leggi anche:

Ti potrebbe interessare

Link copiato negli appunti