All'improvviso bussano alla porta, di Etgar Keret - Studentville

All'improvviso bussano alla porta, di Etgar Keret

Arrivati all’ottavo libro di Etgar Keret, All’improvviso bussano alla porta (Feltrinelli), è forse giunto il momento di iniziare a considerarlo tra i migliori scrittori di racconti.

Keret è israeliano e quindi viene naturale affiancarlo ai grandi come Amos Oz o Grossmann o Yehoshua. Ma la verità è che Keret rappresenta più probabilmente un punto di rottura che non di continuità, anche nei casi in cui affronta gli stessi temi.

Viene più naturale, invece, percepire le sue radici che affondano nella tradizione dei grandi narratori della tradizione ebraica Sholem Aleichem, Franz Kafka, Isaac Singer e, a mio avviso, soprattutto Isaak Babel. Di costoro Keret è senz’altro tra i migliori discendenti. E i punti di contatto non sono pochi.

Innanzitutto una innata capacità a rappresentare situazioni assurde, poi il senso dell’umorismo spesso anche piuttosto nero e, infine, una scrittura asciutta che tocca punte di notevole lirismo e però non dà mai soluzioni, ma si limita a presentare il dramma per quello che è.

Due o tre esempi.
Il racconto in apertura che dà il titolo al libro, parla di uno scrittore cui viene puntata una pistola addosso e gli viene chiesto di inventare una storia su due piedi e per farlo dovrà appellarsi a tutta la creatività di cui è capace (e questo ci dà già una chiave di lettura dei racconti che seguiranno).

In un altro racconto incontriamo un tipo di nome Ilan che ha una ragazza che al momento dell’orgasmo grida sempre Ilan, salvo poi scoprire che tutti i suoi ex si chiamavano Ilan e che si chiama Ilan anche il padrone di casa.

In «Che cosa abbiamo in tasca?» c’è un tipo che ha le tasche gonfie di oggetti assurdi, e ce l’ha perché se qualcuno gli chiede qualcosa lui avrà l’occasione di poter attaccare bottone, «una piccola occasione di dire “sì” e di non provare poi rammarico».

Poi abbiamo una donna con una piccola cerniera sotto la lingua in cui tenere i ricordi; un pesce rosso che esaudisce i desideri; e poi alcuni racconti che riflettono sulla scrittura e sul ruolo che questa deve assumere o meglio che non deve assumere.

Etgar Keret
All’improvviso bussano alla porta
Feltrinelli
euro 15,00

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