Studenti trasformano mascherine a mutanda in tende per la scuola - Studentville

Studenti trasformano mascherine a mutanda in tende per la scuola

Le mascherine a mutanda sono difficili da smaltire? Gli studenti dell’istituto professionale “Marconi” di Prato le trasformano in tende per la scuola.
Studenti trasformano mascherine a mutanda in tende per la scuola

Quello dell’istituto professionale “Guglielmo Marconi” di Prato è un bell’esempio di riciclo e contributo al benessere del pianeta. Cosa ha fatto? Uno dei problemi che le scuole hanno dovuto affrontare dopo la pandemia è stato lo smaltimento delle mascherine, in particolare quelle di tipo “a mutanda”. Ebbene, senza scoraggiarsi, gli studenti dell’istituto hanno dimostrato creatività e ingegno trasformandole in qualcosa di utile: tende per la loro scuola. Ecco come sono andate le cose.

Studenti trasformano mascherine a mutanda in tende

A quanto pare, i ragazzi non sarebbero nuovi a tale genere di attività. Con questa nuova iniziativa, gli studenti del biennio hanno dimostrato ancora una volta il loro impegno nell’affrontare le sfide sociali ed ambientali. Da anni si dedicano a un progetto di recupero delle biciclette rubate che vengono poi ritrovate, e ora hanno aggiunto un’altra tappa al loro percorso: la creazione di tendaggi a partire dalle mascherine.

Secondo quanto riferito dalla scuola al quotidiano “Il Fatto Quotidiano”, gli studenti hanno ideato telai e strutture che consentono di realizzare dei tendaggi riutilizzando tali dispositivi sanitari. Il risultato ottenuto ha generato grande soddisfazione tra i ragazzi e il corpo docente, permettendo di sensibilizzare i giovani sul valore del riciclo e di far loro comprendere che non tutto deve essere semplicemente gettato via. Hanno imparato che il recupero e il riutilizzo degli oggetti possono contribuire a ridurre lo spreco e a creare nuove opportunità.

Mascherine nelle scuole: uno smaltimento costoso e complicato

Questo progetto riporta alla luce la difficoltà incontrata dalle scuole nello smaltimento delle mascherine. Fin dall’inizio, questo si è rivelato un vero e proprio dilemma per i dirigenti scolastici. Da un lato, le aziende di raccolta dei rifiuti le considerano rifiuti speciali e richiedono un trattamento adeguato. Dall’altro, i dirigenti scolastici sono riluttanti a gettare così tanti soldi in un momento in cui le risorse potrebbero essere impiegate in altri settori.

Lo smaltimento delle mascherine comporta costi significativi. Alcuni dirigenti scolastici della Regione Toscana hanno segnalato che, essendo rifiuti speciali, è necessario ricorrere a ditte specializzate che offrono servizi di smaltimento, ma a costi elevati. Le cifre riportate oscillano da ottocento a oltre duemila euro, a seconda della quantità di mascherine da smaltire. Viene da sé rappresenti una vera sfida per le scuole.

Sfida che, a quanto pare, gli studenti del Marconi hanno ampiamente vinto. Ma un plauso va anche ad un altro progetto avente lo stesso nobile scopo, quello di una scuola di Acerra nato grazie alla creatività delle insegnanti e degli alunni. “Ti (S)Maschero io” ha permesso di trasformare le mascherine in otto abiti da sera, tra cui uno da sposa, grazie all’impegno degli studenti.

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