Rientro a scuola: UE detta linee guida "mascherine solo se necessario" - Studentville

Rientro a scuola: UE detta linee guida "mascherine solo se necessario"

L'UE detta le linee guida per il rientro a scuola: evitare la DAD e agire tempestivamente. Le mascherine? Solo se necessario.
Rientro a scuola: UE detta linee guida

Siamo ancora a metà luglio, nel cuore dell’estate, ma già molti sguardi sono puntati a settembre. Il rientro a scuola non è lontano e la recente ondata di contagi pone un’altra volta le istituzioni di fronte a una scelta difficile. La mascherina sarà o non sarà obbligatoria? Il dibattito non sembra essere arrivato a una soluzione.

Se da una parte c’è chi chiede a gran voce il ripristino della mascherina obbligatoria durante le lezioni, dall’altra c’è chi la pensa al contrario, come il caso dei presidi fiorentini. Chi ha ragione? Come sempre, la ragione ha più sfumature e non è chiaramente rintracciabile.

Se è vero che la mascherina è il mezzo più sicuro per evitare una nuova diffusione capillare del virus, è vero anche che la scuola sarebbe uno dei pochi luoghi in cui vige l’obbligo di indossarla. E questo non può che rendere meno efficace la misura preventiva.

Sebbene il ministro della Salute, Roberto Speranza, così come il presidente dell’Associazione presidi, Antonello Giannelli, siano dichiaratamente per una linea più ferrea, l’Europa non sembra vederla allo stesso modo.

È degli ultimi giorni, infatti, la lettera di Stella Kyriakides, Commissario europeo per la Salute e la Politica dei consumatori. La lettera, indirizzata ai ministri della Salute dei vari Stati dell’Unione, detta proprio le linee guida da seguire per il rientro a scuola di settembre.

La lettera di Stella Kyriakides

Lo scopo della missiva è innanzitutto quello di fare chiarezza, oltre che fornire una linea comune a tutti gli Stati europei. È importante delineare al più presto le strategie da adottare a settembre. Ritardare la decisione vuol dire solo accrescere la possibilità di ritrovarsi impreparati di fronte ai problemi futuri. Per Stella Kyriakides sono due le priorità da tenere a mente:

1) evitare la DAD a tutti costi, così da tornare in via definitiva alla normalità delle lezioni in presenza;

2) prendere delle decisioni chiare fin da ora e intervenire tempestivamente laddove necessario.

“È importante preparare piani di emergenza prima di settembre, quando le scuole riapriranno e i cittadini torneranno al lavoro”, si legge nella lettera del Commissario europeo. “Se la reintroduzione di interventi non farmaceutici (mascherine, distanziamento, ecc.) dovrebbe essere presa in considerazione ove necessario dovrebbe essere evitata la chiusura dei sistemi educativi”. Investire “in sistemi di ventilazione efficaci negli ambienti educativi e occupazionali dovrebbe essere una priorità e l’estate offre la possibilità di apportare gli adattamenti necessari”.

La mascherina, quindi? Solo se necessario.

 

Leggi anche: Mascherine a scuola a settembre? Speranza si augura di no, ma bisognerà valutare

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