Sciopero Scuola 9 Maggio: le motivazioni - Studentville

Sciopero Scuola 9 Maggio: le motivazioni

Contro l'autonomia differenziata, i test Invalsi e non solo: ecco perché COBAS ha indetto lo sciopero del comparto scuola il 9 maggio prossimo.
Sciopero Scuola 9 Maggio: le motivazioni

Sciopero generale Scuola 9 Maggio

Nuovo mese, nuovo sciopero della scuola. Il prossimo in programma è il 9 maggio 2024, è stato indetto da UNICOBAS SCUOLA E UNIVERSITA’, e coinvolgerà tutto il personale Docente, Ata, Educativo e Dirigente, a tempo determinato ed indeterminato, delle Scuole, della Ricerca e delle Università, in Italia e all’Estero. Ma quali sono le motivazioni che hanno spinto i sindacati a protestare? Un indizio lo possiamo già scorgere dalla data scelta. Il 9 maggio prossimo sono fissati i test INVALSI nella scuola Primaria. Test contestati da COBAS fin dalla loro introduzione.

Le motivazioni dello Sciopero Scuola 9 Maggio

La principale motivazione che sta dietro il suddetto sciopero si evince dall’oggetto della comunicazione firmata dai Comitati di base della scuola: si manifesta “contro le prove invalsi e qualunque forma di autonomia differenziata”. Ma non solo: i sindacati si schierano a favore degli aumenti salariali per tutti/e, e contro le figure professionali di tutor e orientatori. Contro il precariato a vita; il taglio delle scuole, meno alunni/e per classe; contro la riduzione a 4 anni dei Tecnici e professionali. Sono anche contrari al recente e dibattuto Liceo del Made in Italy che, in realtà, non starebbe avendo lo stesso successo che il Governo di era auspicato. Ancora, protestano contro il sessismo e le fobie di genere e contro il mobbing di dirigenti e genitori su docenti e ATA.

Lo sciopero, però, avrà anche l’obiettivo di supportare alcune cause: quella della parità oraria e di retribuzione nella scuola Primaria e dell’Infanzia; dell’aumento organici, dell’assunzione stabile dopo due anni di precariato, e del diritto d’assemblea per ciò che concerne gli ATA; quella di estendere e potenziare la scuola in carcere. Ed ancora, quella volta al pieno riconoscimento del lavoro dei docenti “inidonei”; della stabilizzazione dei docenti già specializzate/i e specializzande/i nel sostegno agli studenti con disabilità. E, non da ultimo, si schiereranno a favore del rispetto delle differenze.

L’inutilità delle Prove invalsi

Come anticipato, nell’oggetto della circolare inviata da COBAS al Ministero dell’Istruzione si parla di test invalsi e di autonomia differenziata. I COBAS hanno fin da subito definito inutili i primi. Strumenti di valutazione standardizzati utilizzati per valutare le competenze degli studenti nelle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado che coprono diverse aree disciplinari e vengono fatti eseguire, annualmente, a campioni rappresentativi di studenti in tutto il paese. Secondo i Comitati di base della scuola, a vent’anni dalla loro introduzione sarebbero totalmente inutili in quanto, “restituiscono risultati sostanzialmente invariati, e i divari tra il Nord e il Sud del Paese rimangono rilevanti”. In sostanza, non avrebbero apportato alcun miglioramento alla didattica a fronte di una spesa non indifferente. Costano allo stato circa 30 milioni l’anno.

Contro l’autonomia differenziata

L’altro punto focale sarà l’Autonomia differenziata. Secondo i sindacati, se venisse effettivamente realizzata, porterebbe alla frantumazione del sistema di istruzione. Pensiamo a come si evolverebbe la didattica qualora ogni singola regione avesse la possibilità di scegliere tutte le materie, ad oggi uguali per l’intera penisola. Si giungerebbe, senza esagerare, alla creazione di ben 20 sistemi scolastici diversi. Per evitare un simile scenario, COBAS si auspica che il processo venga bloccato ancora prima che il Parlamento possa approvarlo. Proprio in questi giorni se ne dovrebbero decidere le sorti.

Leggi anche:

Ti potrebbe interessare

Link copiato negli appunti