Arthur Rimbaud: biografia, opere e poesie - Studentville

Arthur Rimbaud: biografia, opere e poesie

Arthur Rimbaud, poesie e biografia del poeta maledetto francese. Scopriamo insieme la tumultuosa vita e le opere del poeta veggente simbolista.

ARTHUR RIMBAUD: BIOGRAFIA, OPERE E POESIE

Devi studiare le poesie di Arthur Rimbaud ma non sai da dove iniziare? Lo studio è sempre una gran fatica, a meno che non arrivi all’improvviso l’aiuto dal cielo tanto sperato. Non alzate gli occhi, non c’è bisogno, ci siamo qui noi, prontissimi a sostenervi per le vostre interrogazioni e i compiti a scuola o a casa. Ecco il nostro preziosissimo aiuto, si tratta della biografia, delle opere e delle poesie del poeta francese Arthur Rimbaud, considerato l’incarnazione vivente del poeta maledetto. Approfittate dei nostri approfondimenti per studiare questo scrittore del Decadentismo, non ve ne pentirete!

Per approfondire: Il Decadentismo in Europa, autori e opere

ARTHUR RIMBAUD: SCHEDA BIOGRAFICA

  • Nome: Jean Nicolas Arthur Rimbaud
  • Attività: poeta
  • Nascita: 20 ottobre 1854; Charleville
  • Morte: 10 novembre 1891; Marsiglia
  • Corrente Letteraria: Decadentismo

ARTHUR RIMBAUD: BIOGRAFIA

La vita del poeta è un susseguirsi di vicende sofferte e dolorose, che lo portano a viaggiare e a vagabondare, spinto dalla sua sete e dal senso di inadeguatezza. Non a torto, del resto, Rimbaud è considerato un vero poeta maledetto. La sua vita fu tumultuosa e breve, ecco gli eventi salienti da ricordare:

  • 20 ottobre 1854: Rimbaud nasce nella cittadina di Charleville, nelle Ardenne, al numero 12 di rue Napoléon. Il padre Frédéric è un capitano dell’esercito e la madre è Marie Catherine Vitalie Cuif, figlia di proprietari terrieri di Roche, villaggio nei pressi di Attigny. Il padre, dopo la nascita dell’ultima figlia, abbandona la famiglia ritirandosi a Digione.
  • 1862: Arthur entra da esterno, come il fratello Frédéric, all’Istituto Rossat. Non ama molto la storia, il latino e il greco ma è un allievo modello: nei tre anni passati all’Istituto Rossat vince tredici premi e ottiene undici note di merito.
  • 1865: Madame Rimbaud decide di trasferire i due ragazzi al Collegio di Charleville.
  • 1869: il «Moniteur de l’Enseignement secondaire» pubblica tre suoi componimenti in latino, Ver erat, L’Ange et l’enfant e il Jugurtha che ottiene il primo premio al Concorso accademico.
  • Gennaio 1870: scrive i suoi primi versi francesi, Les Étrennes des orphelins, che rammentano L’Ange et l’enfant di Jean Reboul e Les Enfants trouvés di François Coppée.
  • 19 luglio 1870: Napoleone III dichiara guerra alla Prussia e Frédéric Rimbaud si arruola come volontario, disapprovato dal fratello, che giudica l’imperatore “meritevole di galera”.
  • In quello stesso anno conclude la scuola e in agosto fugge a Saint-Quentin, ma alla Gare du Nord viene scoperto, consegnato alla polizia, accusato di vagabondaggio e incarcerato nella prigione di Mazas in attesa di giudizio. Il 5 settembre Rimbaud scrive a Izambard che paga il suo debito e lo ospita a Douai. Qui frequenta la redazione del giornale diretto da Izambard Le Libéral du Nord.
  • Il 25 settembre durante il periodo di elezioni comunali a Douai, si fa notare nei comizi. Fa presto ritorno a casa a Charleville, sollecitato da una lettera della madre, ma non rimane lì a lungo: parte diretto a Charleroi, in Belgio. Qui si presenta alla redazione del «Journal de Charleroi», diretto dal padre di un suo compagno di scuola, e invitato a cena, si fa notare per la sua mancanza di educazione e per le sue idee politiche, ed è cacciato di casa.
  • Da Charleroi raggiunge Bruxelles, e da lì Douai.  La madre gli impone il ritorno forzato a casa e il 30 ottobre due gendarmi lo riportano a Charleville.
  • 1871: Charleville è occupata dai prussiani. Rimbaud non ha alcuna intenzione di continuare gli studi e il 25 febbraio vende un orologio e parte per Parigi, per fare ritorno, giorni dopo, a casa. Qui scopre che il 18 marzo a Parigi è stata proclamata la Comune e contento, decide di ritornare nella capitale. Probabilmente da Charleville parte il 18 aprile per arruolarsi volontario tra i franchi tiratori della Comune, ma non si sa molto di questo periodo della sua vita. Sappiamo solo che il 13 maggio Rimbaud è nuovamente a Charleville.
  • La madre di Arthur è ormai rassegnata: il figlio non riprenderà gli studi. Lui vagabonda intanto: frequenta la  biblioteca pubblica e il caffè Dutherme e lì conosce un certo Charles Bretagne, che gli parla di Verlaine e gli consiglia di scrivergli. Rimbaud gli scrive spedendo le sue poesie Les Effarés, Les Assis, Les Douaniers, Accroupissements e Le Coeur volé. Verlaine ne rimane entusiata e gli offre la propria ospitalità.
  • Arriva a Parigi il 24 settembre e viene ospitato nella casa dei suoceri di Verlaine a Montmartre, in rue Nicolet, dove il poeta, alcolista e con alcune esperienze omosessuali nel recente passato, vive con la moglie in attesa del loro primo figlio. Il 30 settembre Verlaine lo presenta ai Vilains Bonshommes, un circolo di poeti parnassiani.
  • Ad ottobre si trasferisce dal poeta e fotografo Charles Cros, altro amico di Verlaine, ma dopo due settimane scompare. Passa a vagabondare per diversi giorni per le strade della capitale, poi si sistema all’Hôtel des Etrangers dove un gruppo di artisti bohémiens aveva affittato una stanza.
  • Verlaine ritrova Rimbaud all’Hôtel des Etrangers. Il 15 novembre si fanno vedere abbracciati nel foyer dell’Odéon. I due poeti non nascondono la loro relazione e anzi Rimbaud ne descrive pubblicamente i particolari.
  • Gennaio del 1872: Rimbaud va ad abitare insieme al giovane pittore Jean-Louis Forain in una soffitta di rue Campagne-Première, a Montparnasse.
  • Verlaine e Rimbaud continuano a frequentarsi, spesso ubriachi. Il 2 marzo 1872, in uno dei consueti pranzi dei Vilains Bonshommes seguiti dalla lettura delle poesie, Rimbaud inizia a prendere in giro Auguste Creissels mentre recitava e poi lo aggredisce con un bastone munito di una lama, senza ferirlo. È messo al bando dal circolo e  ritorna a Charleville.
  • Rimane in contatto con Verlaine: Rimbaud torna a Parigi alla fine di maggio, ma poi decide di partire per il Belgio. Verlaine lo segue senza dir nulla alla moglie. Il 10 luglio passano clandestinamente la frontiera a Pussemange.
  • Il 6 agosto Rimbaud e Verlaine lasciano Bruxelles e il 7 settembre raggiungono Ostenda. Si imbarcano per l’Inghilterra e il 10 settembre sono a Londra.
  • A metà dicembre Rimbaud torna in Francia per passare le feste di Natale con la famiglia. Verlaine, depresso per la lontananza dell’amico-amante, si ammala. Rimbaud così torna Londra.
  • 3 aprile: Verlaine parte improvvisamente per stabilirsi da una zia a Jehonville, in Belgio, per trovare un accordo con la moglie Mathilde. Qualche giorno dopo anche Rimbaud lascia Londra e l’11 aprile, venerdì di Pasqua, si presenta a Roche, nella fattoria di M.me Rimbaud.
  • Rimbaud riceve una lettera di Verlaine che il 18 maggio, da Bouillon, chiede d’incontrarlo, dopo che i suoi tentativi di riconciliarsi con la moglie erano falliti. Così, il 26 maggio, i due poeti s’imbarcano nuovamente da Anversa per l’Inghilterra. A Londra si stabiliscono in un appartamento nel quartiere di Camden Town, dove si dedicano a qualche lezione privata di francese.
  • La convivenza tra i due è però insostenibile: il 3 luglio Verlaine lascia improvvisamente Londra per il Belgio, lasciando Rimbaud senza un soldo. L’8 luglio è raggiunto da Rimbaud. La mattina del 9 luglio Verlaine acquista pistola; durante l’ennesimo litigio, nel cuore della notte, Verlaine spara due colpi contro Rimbaud, che è ferito da un proiettile al polso. Rimbaud decide di partire, seppur implorato da Verlaine che, impazzito, riprende l’arma in mano. Arthur fugge e, trovato un poliziotto, fa arrestare Verlaine.
  • Rimbaud è ricoverato per nove giorni in ospedale e lì è interrogato: ritira la denuncia verso Verlaine. È dimesso il 19 luglio: fa ritorno alla fattoria materna di Roche. L’omosessualità e le opinioni politiche di Verlaine influiscono negativamente sul giudizio dei giudici, che l’8 agosto lo condannano a due anni di prigione; per buona condotta esce il 16 gennaio del 1875.
  • Nella casa materna inizia a scrivere Une saison en enfer. Rimbaud passa l’inverno a Charleville, poi alla fine del marzo del 1874 si stabilisce di nuovo a Londra. Si ammala e chiede alla madre di raggiungerlo in Inghilterra. A novembre è a Reading e lavora come insegnante di francese in una scuola privata, ma già il 29 dicembre Rimbaud fa ritorno a Charleville.
  • Febbraio 1875: per apprendere il tedesco, parte a piedi per Stoccarda, dove alla fine di febbraio riceve la visita di Verlaine. Questo è  il loro ultimo incontro. In maggio è nuovamente in viaggio: parte da Stoccarda, attraversa in treno la Svizzera, poi a piedi si dirige in Italia, a Milano. Raggiunge, sempre a piedi, la Toscana e a Livorno lavora come scaricatore al porto. A giugno, mentre è in cammino verso Siena, ha un malore a causa di un’insolazione, e il 15 giugno il console francese a Livorno lo riporta Francia. A Marsiglia è ricoverato in ospedale. Si offre poi come volontario tra le truppe carliste, probabilmente al solo scopo di raggiungere la Spagna, ma cambia idea e in ottobre è a Charleville. Qui, il 18 dicembre, muore a soli 17 anni la sorella Vitalie.
  • Si rimette in viaggio: raggiunge Vienna durante i primi di aprile del 1876, ma è derubato e avendo denunciato alla polizia di essere rimasto senza denaro, è espulso come vagabondo. Passa in Baviera e di qui raggiunge Strasburgo, poi a piedi percorre i 300 chilometri che lo separano da Charleville. A maggio parte per il Belgio e fa domanda per entrare per sei anni nelle milizie coloniali destinate all’isola di Giava. Giudicato idoneo, è arruolato ad Harderwijk, ma ad agosto diserta. Si imbarca sotto falso nome a Samarang in un mercantile britannico diretto a Queenstown, in Irlanda, e da lì torna a casa.
  • Il 14 maggio 1877 Rimbaud si trova a Brema, poi ad Amburgo, Copenaghen e Stoccolma mantenendosi con lavori occasionali.
  • 1878: studia matematica nella nuova casa a Saint-Laurent, con l’intenzione di prendere il baccalauréat in scienze. Il 20 ottobre, appena compiuti 24 anni, si rimette in viaggio: il 18 novembre salpa per Alessandria d’Egitto.
  • Il 28 maggio 1879 contrae la febbre tifoide e fa ritorno a Roche, ma ben presto torna in Egitto. Rimane lì fino al 1891: torna a Marsiglia a causa di una malattia, la sinovite tubercolare. È ricoverato: devono amputargli la gamba, ormai in gangrena. Dimesso il 23 luglio, si stabilisce a Roche. Si muove con l’aiuto di una gamba artificiale. Decide però di ripartire per Marsiglia, dove è ricoverato nuovamente: i medici gli danno pochi mesi di vita.
  • Muore il 10 novembre 1891. È sepolto nella tomba di famiglia a Charleville.

ARTHUR RIMBAUD: OPERE

Nonostante una vita dissipata, Rimbaud scrisse opere notevoli e ricche di quell’angoscia e senso di decadenza che lo hanno reso immortale. È definito poeta bambino e poeta veggente e le sue opere rispecchiano una vita di ribellione. Ecco le sue opere principali:

  • Premières proses
  • Poésies: dove vengono raccolte le poesie del poeta, sia quelle pubblicate in vita che quelle postume.
  • Lettre du baron Petdechèvre
  • Derniers vers: ultimi versi, è una raccolta di poesie di Arthur Rimbaud, riferite alla sua ultima produzione poetica, composta tra il maggio e l’agosto del 1872.
  • Les déserts de l’amour
  • Proses évangéliques
  • Une saison en enfer: (1873) è una specie di diario autobiografico immerso in un’atmosfera demoniaca nella quale i momenti fondamentali della vita, l’infanzia, l’odio-amore per la madre, la solitudine, il degrado sociale, si trasfigurano nei simbolismi della magia, dell’odio, della veggenza.
  • Illuminations: scritte nel 1874 e successivamente pubblicate da Verlaine. Il poeta scrive brevi componimenti poetici in cui si evidenziano allucinazioni, impressioni fugaci, tentativi di espressione nuova. Ne emerge un nuovo modello di poeta, il poeta-veggente che si oppone al modello di poeta civile, di poeta-vate; il poeta-veggente calpesta le istituzioni, i valori e la morale borghese, si abbandona alla più folle sregolatezza dei sensi.
  • Album Zutique
  • Les Stupra
  • Lettres

ARTHUR RIMBAUD: POESIE

La poesia di Rimbaud cancella i tradizionali legami logici e le categorie che per secoli avevano regolato i componimenti poetici. La parola non è più solamente un mezzo di comunicazione ma ha il compito di evocare un mondo tutto fantastico. Scopriamo insieme le poesie più famose di Rimbaud, ecco un elenco completo:

  • Lacrima (Larme)
  • Le strenne degli orfani (Les étrennes des Orphelins)
  • Sensazione (Sensation)
  • Credo in unam (Credo in unam, Soleil et chair)
  • Il ballo degli impiccati (Bal des pendus)
  • La punizione di Tartufo (La châtiment de Tartufe)
  • Il fabbro (Le forgeron)
  • Alla musica (Á la musique)
  • Prima serata (Prèmiere soirée)
  • Il male (Le mal)
  • Ira di Cesari (Rages de César)
  • Sognato per l’inverno (Rêvé pour l’hiver)
  • Il dormiente nella valle (Le dormeur du val)
  • La maliziosa (La maline)
  • La credenza (Le buffet)
  • La mia bohème (Ma bohème)
  • I seduti (Les assis)
  • Preghiera della sera (Oraison du soir)
  • Canto di guerra parigino (Chant de guerre parisien)
  • Le mie innamoratine (Mes petites amoureuses)
  • Il cuore rubato (Le cœur volé)
  • L’orgia parigina ovvero Parigi si ripopola (L’orgie parisienne ou Paris se repeuple)
  • Vocali (Voyelles)
  • “La stella ha pianto rosa” (“L’etoile a pleurè rose”)
  • L’uomo giusto (L’homme giuste)
  • Quel che si dice al poeta a proposito di fiori (Ce qu’on dit a poete à propos de fleurs)
  • Le prime comunioni (Les premières communions)
  • Le cercatrici di pidocchi (Les checheuses de poux)
  • Il battello ebbro (Le bateau ivre)

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DECADENTISMO E SIMBOLISMO: RISORSE PER STUDIARE

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