18app, esauriti i fondi: non verranno rifinanziati - Studentville

18app, esauriti i fondi: non verranno rifinanziati

I fondi per la 18app stanziati dal precedente governo sono esauriti e non verranno rifinanziati: il ministero della Cultura non potrà più riconoscere il beneficio ai nati nel 2004.
18app, esauriti i fondi: non verranno rifinanziati

Ne avevamo parlato solo qualche giorno fa, ma 18app è tornata al centro dell’interesse per il fatto che non potrà più essere utilizzata. Se di recente siete andati sul sito ufficiale avrete di certo letto questo avviso: “Si comunica che il plafond previsto dall’articolo 1, comma 357, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, quale limite massimo di spesa, è esaurito. Si rappresenta, pertanto, che la Piattaforma non consente più registrazioni”. Cosa significa è abbastanza chiaro: i fondi ad essa destinati sono andati esauriti ed il Governo non ha in programma di ristanziarli.

18app, esauriti i fondi

Una delusione per molti giovani maggiorenni nati nel 2004, che ora rischiano di non avere accesso ai fondi dedicati a iniziative culturali, formative o di svago. La legge prevede infatti che “in caso di esaurimento delle risorse disponibili,” non siano previsti ulteriori finanziamenti”. Questo è ciò che il provvedimento, entrato in vigore a dicembre del 2022 in seguito alla conversione del decreto firmato dai ministri Franceschini e Franco prevedeva: 230 milioni di euro annui a decorrere dallo stesso anno. In sostituzione della 18app, il nuovo governo ha introdotto due ulteriori misure a sostituzione del Bonus. Si tratta della Carta Cultura Giovani e della Carta del Merito. Che entreranno in vigore, però, nel corso del 2024.

Le due diverse iniziative che offrono sostegno ai giovani in Italia prevedono, rispettivamente, l’erogazione di un bonus di 500 euro agli studenti diciottenni provenienti da famiglie con un Isee fino a 35mila euro e la “premiazione” dei giovani che ottengono il massimo dei voti alla maturità, indipendentemente dal reddito familiare. Non sono mancate, naturalmente, le polemiche provenienti da diversi parti politiche. La più accesa è stata quella di Matteo Renzi, che ha criticato il governo per aver cancellato 18App, sostenendo come l’eliminazione del bonus cultura colpisca le famiglie. E come abbia intenzione di intervenire, chiamando in causa il Parlamento, per il ripristino della misura.

18app sostituita da Carta cultura giovani e Carta del merito

Non è tardata la risposta da parte del senatore Paolo Marcheschi, di Fratelli d’Italia. A Renzi ha controbattuto come l’assegnazione dei fondi per la 18App nel 2023 sia stata determinata dal governo precedente. Il ministero della Cultura ha esaurito le risorse previste per i nati nel 2004, come stabilito da regolamenti ministeriali. Ma la 18App è stata sostituita con due nuove iniziative (quelle alle quali abbiamo accennato sopra). Lo stesso Marcheschi ha sottolineato come lo scorso anno la misura sia stata rimodulata dalla maggioranza per combattere le numerose truffe emerse.

Ed ha aggiunto come si sia attualmente a lavoro per promuovere un nuovo incentivo per la cultura dei giovani: una carta libri del valore di 100 euro per le famiglie con Isee non superiore ai 15mila euro. Il senatore ha concluso che si sta valutando la possibilità di permettere ai giovani nati nel 2004 di poter comunque usufruire della carta cultura giovani nel 2024, se in possesso dei requisiti richiesti. Ricordiamo che la data ultima per poter usufruire del bonus cultura per i nati nel 2004 è il 30 aprile 2024.

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